“Cittadini, una relazione composta da ben 84 pagine pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2022 ha motivato minuziosamente lo scioglimento del Consiglio Comunale di Trinitapoli, decretato dal Presidente della Repubblica con proprio provvedimento del 5 aprile 2022 con l’affidamento della gestione del nostro Comune alla commissione straordinaria composta da Giuseppina Ferri viceprefetto, da Salvatore Guerra – viceprefetto aggiunto e da Massimo Santoro funzionario economico finanziario”. Inizia così la nota stampa di “Libera Trinitapoli – Lillino Barisciano Sindaco” che si rivolge alla cittadinanza dopo la pubblicazione della relazione con le motivazioni dello scioglimento per mafia dell’ente comunale.
“È doveroso esprimere un particolare e sentito ringraziamento al prefetto Maurizio
Valiante – si legge ancora -, che, sin dal suo insediamento, ha fatto sentire la presenza dello Stato nella nostra comunità. Lo Stato c’è! L’affermazione indecente che questo provvedimento rappresenti esclusivamente un danno all’immagine della nostra città, è falsa e tenta di scaricare le responsabilità sull’intera comunità! La responsabilità di questo scempio è di coloro i quali hanno governato la nostra città consentendo infiltrazione mafiosa – che risulta accertata in plurimi episodi nella relazione sopracitata – e che ancora oggi non accennano ad alcun pentimento. Tutti i cittadini di Trinitapoli sono stati traditi da queste gravi condotte, vergogna!”.
E ancora: “Libera Trinitapoli con coraggio e con determinazione ha affrontato ed ha resistito a questa deriva che il Procuratore DDA di Bari così definisce: è ‘in atto la compenetrazione organica tra i rappresentati delle consorterie criminali locali e l’amministrazione comunale, che rende finanche difficile distinguere gli uni dagli altri, attesa l’evidente ed oggettiva condivisione di scopi da tempo esistente’. Condividiamo appieno la necessità evidenziata nella relazione che dice: ‘Occorre avviare una fase storica in cui, dopo aver preso piena consapevolezza della gravità della situazione, si reagisca, cercando di recuperare il tempo trascorso. In tal senso, l’esito dell’attività di indagine della Commissione d’accesso, quale presupposto per dimostrare – per la prima volta in questo ambito provinciale – l’attenzione di gruppi mafiosi nei confronti dell’amministrazione comunale di Trinitapoli, che, come si vedrà, ha trovato corrispondenza in comportamenti quantomeno soggiacenti se non compiacenti da parte della stessa, costituisce, unitamente all’attività di prevenzione antimafia svolta da questa Prefettura, un passaggio fondamentale per avviare un percorso virtuoso – nel quale vengano coinvolte e sensibilizzate tutte le componenti della società civile – improntato ai valori della legalità e della collaborazione con le Istituzioni. Questa – concludono – è la vera sfida che ci attende e che Libera Trinitapoli sosterrà con impegno e senso civico”.