“Chi erano i briganti… eroi o delinquenti?”. A questi ed altri quesiti risponderà Filomena Arena (in foto), autrice del volume “Società e brigantaggio nella crisi dell’Unità in Capitanata”, ospite dell’istituto “Notarangelo-Rosati” di Foggia mercoledì 27 aprile 2022, a partire dalle ore 11. Nel corso dell’evento, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Irene Sasso e organizzato dalla docente Lucia Palmieri, l’autrice si confronterà con le studentesse e gli studenti che, nelle scorse settimane, hanno approfondito un tema complesso e affascinante.
“Il Brigantaggio fu un grande movimento rivoluzionario e di massa, che lottò contro l’invasione piemontese e quelli che furono offensivamente definiti briganti erano invece partigiani che difendevano la loro patria, la loro terra, la loro gente, il loro Re Borbone e la Chiesa cattolica. Se il brigante ha perso il suo significato negativo, diventando simbolo positivo di ribellione e protesta contro tutte le ingiustizie, lo si deve alle tante riletture storiche che hanno ridisegnato in maniera più ampia gli anni della ‘guerra contadina’”.
Il volume “Società e brigantaggio nella crisi dell’unità in Capitanata” descrive, attraverso un attento esame dei documenti presenti nell’Archivio di Stato di Foggia, il quadro storico della Capitanata nel periodo postunitario e il fenomeno del brigantaggio. “Studiare la storia è importante – sottolinea la docente Palmieri – perché ci aiuta a comprendere il passato, che serve come monito per il presente. Filomena Arena ha consultato manifesti, statistiche, documenti, relazioni ed ha ricostruito la microstoria della Capitanata all’indomani dell’Unità d’Italia, superando il libro di testo e promuovendo la ricerca storica. La lezione frontale viene sostituita dal percorso che gli alunni compiono per raggiungere gli obiettivi utilizzando procedure, materiali e metodo per la costruzione di esperienze reali e per scoprire i legami tra presente e passato.
La storia locale offre un’opportunità pedagogica per scoprire il modo di leggere il mondo che ci circonda perché solo se si conosce la propria terra, la si ama. Il volume di Filomena Arena trasmette alle giovani generazioni il messaggio che il passato influenza il presente più di quanto comunemente si creda e che la storia contribuisce a comprendere la condotta e gli atteggiamenti degli uomini del passato.
Scoprire il territorio è per la scuola un’esperienza formativa che aiuta a superare la trasmissione del sapere, utilizzando esclusivamente i libri di testo, e che promuove l’apprendimento attraverso la ricerca”. La sfida pedagogica di Filomena Arena è restituire valore educativo al lontano, al passato, agli avvenimenti che hanno determinato il presente perché “la storia insegna ma l’uomo non impara”.