Lavori e progetti per 2,2 milioni di euro dalla Next Generation della Comunità europea. È stato pubblicato oggi dalla commissione straordinaria del Comune di Foggia guidata dalla commissaria Marilisa Magno l’avviso che ha lo scopo di individuare, mediante procedura valutativa selettiva con graduatoria, proposte progettuali finalizzate al recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso opere di demolizione e ricostruzione, ex art. 47,comma 2, del D. Lgs. n. 159/2011, per la restituzione alla collettività e reinserimento di tali beni nel circuito legale dei territori di appartenenza. A Foggia il bene in questione è quello in località Pietrafitta, per il quale la commissione ha scelto l’azione di “Interventi di recupero volti alla realizzazione di spazi per servizi abitativi”, che prevede che “tali immobili potrebbero, nella maggior parte dei casi, essere utilizzati e valorizzati per la realizzazione di programmi di politiche abitative e di edilizia residenziale sociale e altre tipologie di abitare assistito, promossi, organizzati e gestiti direttamente dai Comuni di riferimento”. Da qui anche la collaborazione possibile con Arca Capitanata, di cui la commissaria ha informato parzialmente i partiti nel corso della riunione nell’aula consiliare di qualche settimana fa.
Il fabbricato, composto di due corpi, uno ultimato e l’altro ancora in costruzione, come si legge negli atti, è stato edificato in assenza di titolo abilitativo ed era anche stato sanato dall’amministrazione, che aveva regolarizzato il tutto con il Permesso di Costruire in Sanatoria n. 243 rilasciato dal Comune di Foggia in data 27 ottobre 2010, negli anni dell’amministrazione di Gianni Mongelli.
La villetta, ubicata in Via Napoli al km 2,8, consta di un piano seminterrato, piano terra e piano primo/sottotetto, e presenta la struttura portante intelaiata con pilastri e travi in cemento armato, orizzontamenti in latero-cemento, 3 tramezzature e tamponature in mattoni forati in laterizio, con copertura a tetto a due falde. Le facciate esterne del fabbricato risultano quasi completamente rifinite solo con uno strato di intonaco grezzo ad eccezione di alcune parti del prospetto sud-ovest che presentano i mattoni in laterizio a vista. L’appartamento al piano terra si compone di quatto vani e accessori, con un’altezza utile di 2,90. Secondo i piani saranno realizzati 5 alloggi popolari, destinati a donne e giovani coppie e/o anziani autosufficienti che vivono in condizioni di esclusione, con una superficie per appartamento utile compresa tra i 52 e i 74 metri quadri, per una media di circa 60 metri quadri ad appartamento.