Le fonti rinnovabili per fare fronte alla crisi energetica. E la Capitanata è una delle aree dove è possibile ottenere più energia verde. Le richieste di installare nuovi impianti di eolico e di fotovoltaico in questi ultimi mesi sono molteplici. I comuni si guardano intorno e chiedono maggiore autonomia nel gestire le rinnovabili, le associazioni ambientaliste insorgono e chiedono rispetto del territorio. Ai nostri microfoni è intervenuto Enzo Cripezzi della LIPU Puglia. “L’energia si fa con i numeri non con l’effetto placebo. Stiamo assistendo ad un colossale teatrino speculativo. Noi in Capitanata abbiamo già 1500 macchine eoliche che hanno alterato sensibilmente l’assetto territoriale, abbiamo anche centinaia di ettari di pannelli fotovoltaici. Se noi pensiamo di risolvere il problema energetico con strutture che hanno una produzione intermittente e imprevedibile ed esigua, ci sbagliamo di grosso. Voglio ricordare che tutto l’eolico e il fotovoltaico in Italia, dopo 240 miliardi di spesa, ci forniscono appena il 3,5% di contributo energetico sul fabbisogno totale”.
E allora che fare? Quale è la vostra proposta? “Di risparmiare il territorio di Capitanata che è già stato colonizzato, e di puntare esclusivamente al fotovoltaico sui tetti invece che nei campi. In provincia di Foggia abbiamo gli impianti fotovoltaici più grandi d’Europa. Contestiamo inoltre la superficialità degli enti preposti nel concedere ulteriori concessioni”.