C’è un nuovo proprietario dell’illustre marchio dei satanelli, presente sulle casacche del Foggia dal 1990 al 2020, fatta eccezione per gli anni dal 2012 al 2015. Lo storico logo ideato da Savino Russo era finito all’asta dopo il fallimento del Foggia Calcio capeggiato dai fratelli Sannella. Le prime undici aste si sono concluse senza nessun tentativo di acquisto, totalmente deserte. La dodicesima asta, però, che si è conclusa oggi alle 16:17, ha mostrato l’interesse di più acquirenti. In particolare, si sono registrate nove offerte: la prima, in data 25 febbraio di 20.000€, pari al valore di base d’asta, la seconda, tre giorni dopo, di 21.000€, un rilancio di 22.000€ risalente a questa mattina e sei ultimi tentativi di acquisto nei minuti finali, che hanno ritardato la chiusura dell’asta dalle 16:00 alle 16:17, rispettivamente di 23.000€, 24.000€, 25.000€, 26.000€, 27.000€ e, infine, 28.000€. Non si ha certezza di chi possa essere il compratore vincitore dell’asta, con il Calcio Foggia e le fondazioni della città che hanno scelto la strada del silenzio. Tra i papabili acquirenti figurano anche i soci di minoranza del club rossonero Pintus e Pelusi, ai ferri corti da mesi col presidente e azionista di maggioranza Nicola Canonico.
Questa mattina, il tifo organizzato ha fatto sentire la sua voce in merito alla vicenda: “È notizia di stamattina che all’asta per l’eventuale assegnazione dei satanelli ci sia più di un pretendente. Ci teniamo a fare alcune precisazioni in merito che vorremmo fossero ben ascoltate perché dalle parti nostre si dice ‘a buon intenditor poche parole’ – si legge sui social dei gruppi ultras, che proseguono -: Sia ben chiaro, i satanelli rappresentano un patrimonio della collettività Foggiana, ne conservano le gesta sportive ed è sempre stato motivo di orgoglio e rivalsa sociale per l’intera città. Nessuno osi solo pensare di poter speculare sull’acquisizione del logo o di trarne qualche minimo profitto o ancor peggio immaginare di poter acquisire lo stemma per far torto a qualcuno. I satenelli non sono né merce di ricatto né tantomeno si prestano a giochi di forza”. Il messaggio finale dei tifosi è piuttosto chiaro: “Non saremo tolleranti con nessuno ed è meglio non svegliare il can che dorme!!!”