Sono ancora disponibili in provincia di Foggia, i fondi del PON Legalità assegnato alla Fondazione Antiusura Buon Samaritano in partnership con Confindustria, pari a 170mila euro, per accompagnare e assistere imprenditori e commercianti vittime indistintamente di estorsione o di usura.
In Prefettura l’ingegner Pippo Cavaliere responsabile del progetto, presidente onorario della Fondazione e attuale componente del Comitato di solidarietà nazionale antiracket e antiusura ha illustrato insieme alla commissaria governativa al ramo Giovanna Cagliostro, al prefetto Carmine Esposito, al procuratore capo Ludovico Vaccaro, all’arcivescovo Vincenzo Pelvi e al presidente Giuseppe Chiappinelli la necessità di dare una sterzata positiva alle denunce.
Dei 21 milioni di fondi erogati contro chi denuncia racket e usura il 13% è stato elargito in Puglia. Per ottenere i fondi è sufficiente la denuncia, non occorre attendere la condanna definitiva dell’usuraio o dell’estorsore.
Sono stati invitati all’evento tutti i presidenti delle categorie produttive, per diffondere le opportunità dei fondi governativi contro le mafie. Da Francesco Dimauro numero uno di Confindustria a Ivano Chierici di Ance fino a Damiano Gelsomino di Confcommercio, da Carla Calabrese di Confcooperative a Ferrara e Franco Arcuri di Confesercenti. Presenti anche le associazioni Panunzio, Ultimi e il presidio di Libera insieme al neo presidente dell’associazione antiracket Luigi e Aurelio Luciani Alessandro Zito con Tano Grasso. In prima fila anche il rettore Pierpaolo Limone e i sindaci di San Severo, Mattinata e Cerignola Francesco Miglio, Michele Bisceglia e Francesco Bonito insieme alla commissaria Marilisa Magno.
“C’è un grande sommerso, ma non c’è alternativa che denunciare – ha detto il procuratore Vaccaro -, la denuncia è fondamentale, la collaborazione della vittima è fondamentale. Usura ed estorsioni sono il tratto caratterizzante della Società foggiana. Mai come in questo momento ci siamo sentiti interpellati, chiamati in un ruolo di accompagnamento. La vittima dell’usura è estremamente sola, ma attenzione a non ingigantire il ruolo della criminalità. La nostra è una criminalità feroce che manifesta una arroganza criminale, ma è rude, violenta ed ancora rudimentale, è una mafia violenta perché è affamata perché è stata talmente miope da impoverire un territorio. Il miglior alleato della mafia è la fame, la povertà. L’altra chiamata è quella degli investimenti. Voi imprenditori siete chiamati a condurre la società civile a dire no alla criminalità. Il mondo imprenditoriale ha bisogno di coraggio per togliere ossigeno alla criminalità”.