
“Negli ultimi anni in Capitanata il lupo appenninico è stato oggetto di persecuzioni, lupi impiccati, lupi avvelenati, ma anche lupi sparati o trovati investiti lungo le strade a scorrimento veloce tanto da attirare l’attenzione dei media nazionali e dai vertici istituzionali”. Lo riporta il WWF Foggia in una nota. “D’altro canto sempre più numerosi risultano gli avvistamenti o le informazioni, non sempre corrette, legate a questa specie protetta, come ad esempio è sempre più diffusa l’abitudine di confondere il lupo selvatico con la razza domestica del “cane lupo cecoslovacco” (CLC). Così è nata l’esigenza di creare localmente un “Osservatorio Lupi”, ovvero gruppi di volontari WWF spinti dalla passione per la Natura e dal legame con il territorio del Gargano, del Tavoliere e dei Monti Dauni che vogliono dare il loro contributo alla conoscenza di questo affascinante predatore. “L’Osservatorio Lupi – riporta la nota – si pone, infatti, il fine di contribuire al monitoraggio del lupo (Canis lupus italicus) e alla diffusione di una corretta informazione sulla specie nella propria realtà territoriale, tramite la raccolta di informazioni e dati sulla presenza della specie, l’organizzazione di eventi e la preparazione di materiale informativo, avvalendosi di competenze scientifiche interne o esterne del territorio”.
“Non abbiamo la pretesa di fare ‘monitoraggi’ o ‘ricerche’ – spiega Maurizio Marrese naturalista presidente del WWF Foggia – molto più semplicemente ‘osserviamo’ la presenza del lupo nel nostro territorio e riportiamo le informazioni che raccogliamo al direttivo nazionale che metterà a disposizione i dati per gli enti pubblici. In particolare, per il perseguimento degli scopi si svolgeranno le seguenti attività: Raccolta di immagini (foto o video) di lupo attraverso video-trappole. I dati verranno raccolti in un database nazionale, in gestione al WWF Italia. Raccolta di segnalazioni opportunistiche di lupo (segni di presenza o avvistamenti) provenienti da terzi, che verranno inseriti, in seguito ad attenta valutazione del grado di attendibilità da parte del referente scientifico di riferimento o di esperto interno al gruppo. Produzione e distribuzione di materiale e organizzazione di eventi di informazione e sensibilizzazione, dal vivo o per via telematica, su tematiche inerenti biologia ed ecologia della specie e strategie di coesistenza uomo-lupo. Collaborazione con gli enti pubblici e organi di informazione locali per fornire un sostegno tecnico-scientifico”.