Pioggia e freddo non hanno fermato la tradizionale “Transumanza d’autunno” con il gregge dell’ultimo pastore transumante del Gargano, Michele Turco, che ha percorso i 25 chilometri che separano la piana di Amendola alle prime propaggini garganiche di Masseria Signoritto tra Manfredonia e San Giovanni Rotondo. Protagonisti dell’evento l’associazione Tratturi e Transumanze e Italia Nostra Capitanata con al seguito i presidenti Michele Pesante e Pina Cutolo.
“Anche quest’anno la partecipazione dell’associazione a questa antichissima pratica è stata l’occasione per richiamare l’attenzione dei politici sulle criticità ancora irrisolte – dichiara il presidente dell’Associazione Tratturi e Transumanze, Michele Pesante –. La tutela e valorizzazione dei Tratturi necessita di un tavolo interregionale che possa coordinare le azioni intraprese in ordine sparso dalle regioni su cui insistono i maggiori tratturi d’Italia, cioè: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania e Basilicata. Il tratto che abbiamo percorso, dalla Stazione di Amendola fino a Località Signoritto, si trova sul Tratturo Foggia-Campolato, uno dei tre tratturi che l’associazione sta cercando di valorizzare con un progetto articolato di tutela, divulgazione e rifunzionalizzazione”.
Il progetto coinvolge tre tratturi che tagliano da Ovest a Est la Capitanata, congiungendo tra loro due aree di valore naturalistico: i Monti Dauni e il Gargano, lungo i tracciati del Tratturello Foggia-Camporeale, il Tratturo Foggia-Campolato e il Tratturello Campolato-Vieste. Un percorso che, favorendo la mobilità lenta, intende unire le aree interne alla costa, i borghi alla città, i cittadini agli allevatori per un’economia della vicinanza sostenibile e solidale.