Dopo due anni scolastici trascorsi nella cameretta di casa, dinanzi al pc per la DaD, i ragazzi e le ragazze matricole che si sono iscritte all’Università degli Studi di Foggia, forti del vaccino, credevano di poter finalmente frequentare in presenza. Invece per molti corsi di studio, l’Unifg propone, addirittura per i prossimi due o tre anni, lezioni solo online in modalità sincrona e o asincrona. Succede a Scienze e tecnologie biomolecolari di Area Medica, un nuovo corso di laurea molto innovativo, scelto da circa 200 studenti, anche per via delle iscrizioni aperte, senza numero chiuso. Solo qualche giorno fa i giovani sono venuti a conoscenza del fatto che per loro l’esperienza universitaria sarà solo un prof davanti ad un video.
Sia gli iscritti sia i genitori sono furiosi. Pagare una retta per seguire corsi online appare a molti una grave ingiustizia. “Viene calpestato il diritto allo studio, l’Unifg si equipara alle piattaforme private, ci sarà un fuggi fuggi verso altri atenei che prevedono presenza e prenotazione dei posti a sedere via web”, rileva a l’Immediato un padre che sta guidando la protesta.
Verona, Padova, tutta l’Emilia, in altre università la didattica online è quasi un ricordo. A Foggia la decisione di continuare con i corsi online in Area Medica è stata presa dal direttore di dipartimento, il prof Gaetano Serviddio, in seguito alla riunione dello scorso 16 settembre della Consulta dei Presidenti dei Corsi di Laurea di Area medica in merito alla ripresa delle attività didattiche. Stando alle informazioni diffuse dall’ufficio comunicazione dell’Unifg e presenti anche nel decreto del direttore, le capienze e le disposizioni contenute nelle relazioni tecniche di ateneo formulate dal GDL per il Protocollo di sicurezza aziendale anticontagio Covid-19 per la ripresa delle lezioni frontali e degli esami di profitto dei Corsi di Laurea dei Dipartimenti di Area Medica dell’Università di Foggia, non consentirebbero di offrire gli spazi adeguati per lezioni in presenza.
Tuttavia, il Rettorato starebbe facendo pressione sul Miur per poter, in parte, adeguare spazi alternativi e far tornare i giovani in presenza. Nel frattempo Serviddio, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, ha richiesto l’iscrizione al Ciclo di seminari organizzato dalla Fondazione Crui per i direttori di Dipartimento delle Università Italiane – “Gestire la complessità nei dipartimenti Universitari. Quali scenari post – Covid?” – Edizione 2021 per settembre-novembre 2021 al costo di 2.000 euro per un corso completamente online in didattica sincrona, che sarà seguito dai docenti universitari con incarichi di governo di strutture accademiche, ed all’iscrizione a complessivi due seminari, composti da tre moduli di mezza giornata.