Studioso e scrupoloso. La vulgata vuole che a suggerirlo all’ex sindaco Franco Landella nel delicato ruolo di responsabile anticorruzione sia stato il super dirigente Paolo Affatato.
Col commissariamento straordinario per scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose è però già tempo di saluti per il segretario generale Gianluigi Caso.
È stato risolto in queste ore, infatti, il contratto tra Caso e il Comune di Foggia. Pare sia una prassi dei commissari di nominarne uno nuovo affidandosi a persone di fiducia. Caso va via con un buon ruolino, 27 procedimenti disciplinari contro i due fatti dal predecessore nei 7 anni precedenti. Mai coinvolto in indagini. Nessuna contestazione dai commissari. Tuttavia, essendo la sua una nomina di Landella, i commissari hanno preferito sostituirlo.
Secondo alcuni ex eletti gli si può forse addebitare una carenza di vigilanza, ma nessuna responsabilità penale personale.
Sull’affaire teatro, insieme al dirigente all’avvocatura Puzio, ha giocato di sponda con l’opposizione. C’è chi dice che abbia avuto un ruolo cruciale anche nella stesura della mozione di sfiducia nei confronti dell’allora presidente del Consiglio Leo Iaccarino. Anche sulla transazione Madaga, Caso ha dato un parere determinante.
È rattristato dalla notizia l’ex leader dell’opposizione l’ingegner Pippo Cavaliere. “Perderemo una risorsa preziosa per il Comune di Foggia, una persona che,nel corso dei due anni di consiliatura, ha dimostrato grande competenza e serietà. E soprattutto piena autonomia nelle decisioni e nei provvedimenti adottati sempre nell’esclusivo interesse della res publica. Per i consiglieri comunali un affidabile punto di riferimento”.