”Ci vediamo costretti a fare ulteriormente il punto della situazione, e nostri malgrado abbiamo il dovere di fare luce e dire le cose come stanno sul nostro parco rotabile, e sulle condizioni nelle quali diamo costretti ad operare”. Lo dichiarano i segretari Filt-Cgil di Foggia e Bat, Saponaro e Pegna.
“Da tempo non si fa altro che parlare di riscaldamento globale – spiegano -, non si fa altro che attestare il continuo ed inarrestabile aumento delle temperature che ogni anno contraddistingue le nostre estati, bene, in ogni settore ed in ogni ambiente, si cerca di correre ai ripari, climatizzando gli ambienti, in modo tale da permettere a chi magari ci lavora di usufruire di parametri vitali ottimali allo svolgimento delle proprie mansioni.
Su questo punto, l’attuale CDA è all’avanguardia, basti pensare, che negli uffici, con lodevole lungimiranza, ha fatto sostituire climatizzatori perfettamente funzionanti, in favore di modelli più recenti, che potessero garantire loro microclimi adeguati. Per quanto riguarda gli altri ambiti aziendali invece, pare, che il punto di vista del CDA sia differente, le officine per esempio, arroventate dal sole, diventano forni dove i lavoratori, sono costretti ad operare in condizioni disumane, ed a nulla sono serviti gli inviti all’azienda e le denunce agli organi preposti inviati più volte dalla scrivente”.
“Per non parlare della questione mezzi ed autisti – continuano -, nelle aziende di tutta Italia. Si cerca di rinnovare anche a step il parco rotabile in favore di mezzi nuovi, che tra le altre cose, sono dotati anche di climatizzatori, strumento che può sembrare un optional, ma che in mezzi adibiti al trasporto passeggeri evitano viste le temperature alle quali siamo soggetti, malori ai conducenti ed ai passeggeri, invece, in controtendenza il CDA di ATAF, seduto alla scrivania, ‘spulcia’ il mercatino dell’usato, in favore di mezzi dismessi da altri, a prezzi modicissimi, e poi sventola all’utenza, impegno, abnegazione, e amore per i dipendenti, omettendo però di dire che, fatta questa bella lavata di faccia, adesso toccherà agli operatori di esercizio lavorare sotto al sole con 50 gradi all’interno della vettura.
Questo in riferimento ai tanti decantati mezzi ‘trentini‘, per non parlare dei mezzi già in forze al parco rotabile di ATAF, addirittura, alcuni con problemi strutturali, ampiamente denunciati dal nostro sindacato, i quali, a lungo andare, hanno causato gravi infortuni ai dipendenti. Detto ciò, ci teniamo a ricordare, che in questo ‘girone dantesco’ assimilabile all’inferno, è proibito sentirsi male, altrimenti l’A.T.A.F., applicherebbe penalità e decurtazioni in busta paga immaginate cosa potrebbe succedere ad un autista a 50 gradi che preso da un malore cerca di tener duro per non subire decurtazioni in busta paga. Urge un incontro per calendarizzare una serie di incontri utili a trovare soluzioni adeguate alle innumerevoli vertenze accantonate”, concludono.