Giuseppe De Benedictis pronto a parlare ancora su richiesta dei suoi stessi avvocati. Si avvicina il quinto interrogatorio dell’ex gip arrestato per tangenti, ma anche per possesso di un arsenale. Appuntamento domani nel carcere di Lecce con i magistrati, questi ultimi sempre più determinati a fare luce su uno scandalo che potrebbe devastare il mondo della giustizia pugliese. È durato otto ore l’interrogatorio del 14 giugno scorso, ma non sarebbe bastato per fare chiarezza sul sistema corruttivo tra giudici e avvocati, soprattutto sull’asse Foggia-Bari.
Sul piatto la storia delle mazzette ricevute dall’avvocato barese Giancarlo Chiariello in cambio di scarcerazioni facili, soprattutto di malavitosi foggiani, garganici e baresi. Ma potrebbero emergere novità anche sulla storia dell’arsenale sequestrato in una masseria di Andria. L’ex giudice – descritto dai suoi legali come “molto provato ma lucido” – si è sempre detto disponibile a parlare con gli inquirenti e domani potrebbe riferire vicende scottanti che potrebbero coinvolgere altre persone. Inoltre, ci sarebbe un memoriale scritto in cella dallo stesso De Benedictis che farebbe tremare molti togati. Intanto, Chiariello, arrestato con l’ex gip per corruzione in atti giudiziari, è stato trasferito dal carcere di Altamura a quello di Matera.