Tante le reazioni da parte delle forze politiche e dei consiglieri dopo l’arresto del sindaco Landella. “La vicenda giudiziaria di oggi costituisce l’ennesima conferma di un consiglio comunale contaminato da un diffuso ed inquietante sistema corruttivo, per il quale i responsabili dovranno chiedere scusa alla Città per averne tradito la fiducia e per i danni morali e di immagine procurati”, ha scritto Pippo Cavaliere, ex candidato sindaco del centrosinistra extralarge tra i primi ad intervenire.
Duro il Pd Foggia che invita a non immaginare soluzioni fantasiose come quella della sospensione del sindaco per andare avanti coi tecnici. “È un giorno drammatico per Foggia e i Foggiani. L’arresto del sindaco, a prescindere dagli esiti dell’azione giudiziaria, pone fine nel peggiore dei modi alla peggiore consiliatura degli ultimi 30 anni. Da mesi chiedevamo di interrompere questo stillicidio, di salvaguardare almeno la dignità dell’istituzione comunale e della città. L’arroganza, del sindaco, e l’ignavia, dei consiglieri comunali di maggioranza, hanno determinato il pessimo esito che prefiguravamo e temevamo. Ora che Palazzo di Città è diventato il luogo della vergogna nazionale ci auguriamo, insieme a migliaia di cittadini onesti e laboriosi, che a nessuno, tra gli eletti e i tecnici in Giunta, vengano in mente soluzioni fantasiose per salvare chissà chi e chissà cosa. In attesa che la Commissione di accesso agli atti verifichi l’esistenza o meno di condizionamenti o infiltrazioni mafiose, la città sia consegnata alle cure dello Stato affinché sia riportata legalità e legittimità. Temiamo che sarà lunga la traversata da compiere per arrivare ad eleggere un altro sindaco e un altro Consiglio comunale; però, come sempre in casi del genere, prima iniziamo il viaggio e prima arriviamo alla meta”.
Parla di una Foggia umiliata invece l’europarlamentare Mario Furore del MS5. “Ancora una volta la nostra città viene umiliata e vilipesa davanti le cronache di tutta Italia per l’arresto del sindaco leghista Franco Landella. Questa mattina infatti il personale Digos di Foggia e al Servizio Centrale Operativo ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti del sindaco di Foggia per tentata corruzione e concussione insieme ad altre quattro persone. La politica non è e non deve essere questo. Di fronte a fatti così eclatanti non esiste mai un buon risveglio, ma desidero ringraziare la Questura di Foggia e il questore Paolo Sirna, la Procura di Foggia quindi Ludovico Vaccaro e il prefetto Raffaele Grassi, per il lavoro svolto a tutela della legalità. A Foggia manca da troppo tempo un senso di ordine morale e giuridico che va recuperato quanto prima, lo Stato ha dato una sua risposta forte e concreta in questi ultimi mesi, ma molti pezzi di questa città non possono dire di aver fatto lo stesso e anzi sono troppi quelli che hanno girato la testa dall’altra parte, permettendo ad un certo sistema di esistere. I cittadini meritano una giunta onesta e al servizio della città”, così Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle in una nota.