Dopo il referente regionale Stop5G Giancarlo Vincitorio sul cosiddetto traliccio dei veleni vicino a scuole e case a San Giovanni Rotondo è intervenuto il portavoce nazionale Maurizio Martucci. “L’inquinamento elettromagnetico è un problema grave anche perché sottostimato, i limiti di legge, gli stessi che industria delle telecomunicazioni e commissione parlamentare vorrebbero incrementare di 110 volte portandoli dalla media dei 6 V/m ai più rischiosi 61 V/m, in realtà non hanno alcun fondamento scientifico, tantomeno si basano su risposte biologiche in termini di prevenzione del danno”.
Per Martucci “le Arpa regionali poi non riescono a monitorare e misurare tutte le antenne, anche perché assente un obbligo di legge sui rilevamenti, non esistono centraline tipo quelle del monitoraggio dell’aria e i cittadini restano l’anello debole della catena, costretti a subire irradiazioni multiple e cumulative ignorando valori ed effetti ambientali e sanitari. Bene fanno gli attivisti Stop 5G Puglia a sollevare il problema, come Alleanza Italiana Stop 5G promuoveremo a breve una strategia di azione su scala nazionale con l’esclusivo obiettivo di proteggere l’interesse pubblico e non certo quello privato. Il bene comune va preservato – conclude -, non c’è alcuna tecnologia né forma di progresso che possono sotterrarlo”.