“Il centrodestra ha sequestrato il Consiglio comunale e ha congelato l’attività amministrativa”. Lo riportano in una nota i consiglieri comunali del Pd di Foggia, Pasquale Dell’Aquila (capogruppo), Lia Azzarone, Francesco De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri. “La sua debolezza politica, le sue divisioni e frammentazioni, la sua bulimia di potere, la sua ansia di gestire hanno divelto le regole democratiche, hanno umiliato lo Statuto della più importante e rappresentativa istituzione cittadina, hanno offeso la città e i cittadini. Nessuna forma o sostanza istituzionale e politica giustifica l’ulteriore rinvio della convocazione del Consiglio comunale per l’elezione del suo presidente”.
E ancora: “Una dubbia e contestata, almeno da noi, interpretazione del regolamento ha permesso il rinvio dell’adempimento a dopo la sentenza del Tar sul ricorso dello sfiduciato Leonardo Iaccarino. E se arrivasse tra una settimana, un mese, un anno? Che si farebbe? L’unica verità è che il centrodestra non è in grado di trovare un accordo sul successore o non trova al suo interno consiglieri capaci di svolgere quella funzione con la libertà richiesta a chi voglia agire esclusivamente nell’interesse dell’istituzione rappresentata e dei cittadini che l’hanno composta con il proprio voto. Chiediamo al vice presidente Giulio Scapato – proseguono i consiglieri Pd – di convocare ad horas la Conferenza dei capigruppo, quindi del Consiglio comunale innanzitutto per ricostruire l’integrità dell’Assemblea con la surroga del consigliere Antonio De Sabato, che doveva essere formalizzata entro e non oltre il 25 febbraio. Ribadiamo la nostra indisponibilità a condividere con la maggioranza l’individuazione del presidente del Consiglio comunale e – concludono – rivendichiamo il nostro diritto a svolgere con dignità e onore il ruolo legittimato dal voto di migliaia di foggiani”.