A seguito della recrudescenza del fenomeno delle cosiddette “spaccate” che hanno interessato il centro di San Severo, i carabinieri hanno intensificato il controllo del territorio con pattuglie in uniforme e in abiti civili. L’impegno profuso ha dato i suoi frutti: la notte del 30 gennaio, una “gazzella” della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Severo, transitando su corso Giuseppe Di Vittorio, ha notato la saracinesca di un garage parzialmente divelta. Avendo immaginato che i responsabili potessero trovarsi ancora nei paraggi e ritentare il colpo, i militari hanno deciso di perlustrare attentamente la zona. Dopo circa 10 minuti, all’angolo tra via Gioberti e via Cavour, i carabinieri si sono imbattuti in un giovane che faceva da “palo” e che alla loro vista lanciava un grido d’allarme ai suoi complici per poi darsi alla fuga. L’immediato inseguimento a piedi, tra i vicoli del centro storico, ha consentito ai militari di fermare e arrestare uno di loro, poi identificato in R.G.P., di 21 anni che nonostante la giovane età vanta numerosi precedenti per reati contro il patrimonio ed è già destinatario dell’Avviso Orale di pubblica sicurezza. Nella sua disponibilità i carabinieri hanno rinvenuto un grosso cacciavite, una torcia frontale e delle chiavi universali idonee a mettere in moto autoveicoli e trattori. Infatti, l’obiettivo dell’arrestato e dei suoi complici era proprio una macchina agricola, come hanno poi appurato i carabinieri scoprendo, in via Gioberti, un secondo garage con le serrature divelte, al cui interno era custodito un trattore che non è stato asportato solo grazie al loro tempestivo intervento.
Una volta fermato ed identificato il giovane, prima ha provato a giustificarsi dicendo di essersi recato dalla propria fidanzata e di essere scappato per evitare le contravvenzioni previste per chi viola il “coprifuoco”, poi, quando i carabinieri gli hanno riferito di essersi accorti del materiale da scasso di cui si era liberato nella fuga, è andato in escandescenza minacciando i militari e provando ad autolesionarsi dicendo che avrebbe fatto passare loro dei guai. I carabinieri, per nulla intimiditi, lo hanno portato in Caserma per poi dichiararlo in arresto per i reati di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
A seguito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Foggia – I Sezione Penale, avendo ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per i reati contestati e il pericolo della recidiva, ha disposto per il giovane l’obbligo di dimora nel comune di San Severo, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 22:00 alle 07:00. I carabinieri stanno ora esaminando le telecamere del centro storico al fine di individuare i complici di R.G.P. e assicurarli alla Giustizia.