Si è svolto lo scorso 28 gennaio l’esame autoptico sul corpo della giovane Maria Soccorsa di soli 31 anni, morta dopo un lungo percorso clinico protrattosi per mesi al Policlinico Riuniti di Foggia. Ne dà notizia la gazzetta di san severo. La ragazza si era recata presso la struttura ospedaliera lo scorso 14 ottobre 2020 per un intervento chirurgico di “Sleeve Gastrectomy“(riduzione dello stomaco), ma a seguito di complicanze, il ricovero si era poi prolungato per mesi fino al decesso avvenuto in ospedale il 14 gennaio scorso, fatta eccezione per soli pochi giorni a dicembre in cui la stessa era tornata a casa a seguito di dimissioni. La giovane, dopo la seconda dimissione avvenuta il 14 dicembre, aveva avuto, nella notte, un significativo peggioramento delle sue condizioni di salute, a seguito delle quali era stata trasportata d’urgenza in ambulanza al Riuniti di Foggia, risultata anche positiva al Covid-19.
Al momento – riporta ancora la gazzetta di san severo -, nulla trapela sui risultati dell’esame autoptico. I familiari della giovane ragazza, assistiti dall’avvocato Roberto de Rossi, hanno immediatamente sporto denuncia per il tragico evento per chiarire la causa del decesso. Il pm titolare del fascicolo ha sequestrato la cartella clinica e disposto l’autopsia per accertare eventuali responsabilità in capo ai sanitari che hanno avuto in cura la povera Maria Soccorsa. Sabato pomeriggio si sono svolti i funerali della ragazza.