Un vecchio apecar come “soluzione” alla chiusura del bar scaturita dall’emergenza Covid. Cataldo Ferrucci, giovane imprenditore di Stornarella, ci ha pensato a lungo durante il lockdown di marzo e ora, con le restrizioni dell’ultimo Dpcm in vigore da ieri, si trova a “lavorare tantissimo”. “Non serve piangersi addosso”, racconta mentre continua a lavorare in modalità multitasking.
Il bar 2.0 gira in lungo e largo la cittadina dei Cinque Reali Siti, con tappe stabilite sin dal mattino. Una organizzazione meticolosa, con il giro canonico che parte dalle attività commerciali rimaste aperte e prosegue con colazioni e aperitivi ai cittadini che ne fanno richiesta (con qualche tappa intermedia per chi ha bisogno di una pausa caffè).
“È un bar a tutti gli effetti – racconta Cataldo –, l’idea è nata durante il primo stop all’attività. In quel momento ho deciso di recuperare, attraverso officine e ditte specializzate, un vecchio apecar. L’idea era quella di poter offrire servizi diversi oltre all’asporto, come il primo brindisi ai matrimoni dinanzi alla cattedrale o, d’estate, realizzare un vero e proprio cocktail bar itinerante”. All’interno del mezzo c’è tutto: macchina per il caffè, lavandino, frigo e persino il rivestimento in mattoncini.
Sembra un vero e proprio tuffo nel passato. “Stiamo lavorando tantissimo, non stiamo mai fermi – chiosa ancora -, le richieste sono moltissime e possiamo dire che abbiamo ridotto di molto l’impatto delle restrizioni. Bisogna sempre cercare delle soluzioni alternative, perché piangersi addosso non serve a nulla”, conclude.