
Sono diversi e particolareggiati i passi delle 8 famiglie del centro storico, di cui l’Immediato ha dato conto riguardo all’avviso di sgombero arrivato dal Comune di Foggia, giunto alla decisione di alienare i bassi di Via Catalano e degli altri vicoli adiacenti all’Auditorium Santa Chiara.
Prende la parola, per una precisazione, la sindacalista Uniat Monica Grasso, la quale rimarca di non avere “nessuna documentazione in possesso riguardante la situazione dello sfratto intimato alle famiglie”.
E spiega: “Si è presentata presso la sede dell’associazione una residente al fine di procedere ad un ricorso in merito al non riconoscimento nella graduatoria provvisoria dell’ultimo Bando alloggi Erp. Raccolta la documentazione per procedere al suddetto ricorso, la signora mi ha mostrato decreto di sgombro locali inviatole dal comune di Foggia a mezzo raccomandata. In prima istanza ho notiziato la signora che i termini per le deduzioni scritte e documenti erano scaduti! In secondo luogo, ho informato gli stessi che essendo locali ‘non’ ad uso abitativo, sebbene utilizzati come alloggi per anni, nulla potevano fare , al fine di metter fine al processo di alienazione degli stessi stabilito dal Comune di Foggia. Mi rendo conto che a Foggia sussiste una situazione grave a livello abitativo, ma occorre essere sinceri”.