Mafia Mattinata, candidati (non) al di sopra di ogni sospetto: in corsa alle elezioni spunta la cugina del boss. Le accuse dello storico ex sindaco

“Poteri forti” dietro “Destinazione Mattinata”, la lista guidata da Lucia Battista. Sfogo social di Totaro: “Meditate sul vostro futuro”

Tutto tace negli ambienti della lista civica “Destinazione Mattinata” dopo la pubblicazione dell’intercettazione che tira in ballo uno dei suoi candidati, Francesco Paolo Prencipe, titolare del lido Monsignore. In una conversazione comparsa nell’ambito di un’inchiesta sulla malavita locale, il boss Francesco Pio Gentile rivelò che la rinomata struttura turistica aprì appositamente le porte dell’attività ad un summit tra personaggi di spicco della criminalità mattinatese.

Vicenda piuttosto pruriginosa sulla quale la candidata sindaca, Lucia Battista ha preferito non esprimersi almeno per il momento. Intanto, però, ecco un’altra tegola per la sua lista. Tra i 12 candidati consiglieri spunta infatti la cugina di primo grado del boss Francesco Notarangelo, alias “Natale”, nome emerso ampiamente nella relazione del prefetto di Foggia che nel 2018 sciolse per mafia il Comune di Mattinata.

Una candidatura discutibile, denunciata con forza da una figura storica e autorevole del panorama politico della “Farfalla bianca del Gargano”, l’ex sindaco Luigi Totaro, professore di Lettere in pensione.

Così Totaro sui social: “Vi sono almeno quattro candidati che, pur essendo persone rispettabili, per parentele non avrebbero dovuto trovare posto nella lista. E questo non per fare l’analisi del sangue, ma per opportunità visto che il Comune è stato sciolto per Mafia”.

E aggiunge: “A seguito della pubblicazione della intercettazione telefonica da parte de l’Immediato, il candidato de quo dovrebbe astenersi dalla campagna elettorale e abbandonare il campo. Ovviamente per opportunità perché, come dicevano i Romani, Calpurnia, moglie di Cesare, deve essere al di sopra di ogni sospetto”.

Ed ancora: “A promuovere la lista sono alcuni personaggi che da anni sono presenti sulla scena, determinando la vita politico/amministrativa locale con esiti non proprio brillanti. Anzi! Un esempio di questa negatività lo si ha ove si pensi all’apparato amministrativo quasi tutto riconducibile ad alcuni degli sponsor della lista. Considerato il quadro generale in cui versa Mattinata con i guasti prodotti nei vari campi a partire da Urbanistica, Opere pubbliche, Finanze, Vigilanza ecc., a voler essere buoni, qualche responsabilità è ad esso apparato imputabile. E poi tra gli sponsor vi è un personaggio che è stato agli arresti domiciliari e che prima dello scioglimento del Consiglio Comunale negava la presenza della mafia, essendo, a suo avviso, il tutto riconducibile a meri atti delinquenziali. Da tenere presente che costui rappresenta il Pd, un partito latitante”. Il riferimento è evidentemente a Francesco Santamaria di cui l’Immediato si è occupato ampiamente in passato. 

Totaro si chiede “quali garanzie può dare questa lista che è una melassa il cui collante è la gestione del potere per il potere? Ed è una lista che perpetua il passato. Che il cielo non voglia che la lista sia vincente perché in tal caso avremo la quadratura del cerchio con l’arrivo con mobilità di un altro funzionario all’Ufficio Tecnico. E trattasi non di un tecnico qualsiasi, ma di uno che conta parecchio”. La citazione riguarderebbe un ex sindaco molto esposto ed influente nella medesima lista in denuncia.

“Io rispetto la volontà dei giovani e le loro scelte – chiosa Totaro – ma dal mio osservatorio, ossia di uno che qualche merito lo ha acquisito per l’impegno profuso in oltre 30 anni di attività amministrativa per la crescita e lo sviluppo di Mattinata, avendo come priorità il Bene Comune, mi permetto di suggerire loro di meditare sul proprio futuro. È da tenere ben presente, inoltre, che la lista è espressione dei poteri forti che non hanno nessuna intenzione, e giustamente dal loro punto di vista, di mollare il potere e continuare ad avere le ‘mani’ sulla città con la perpetuazione del loro potere, in spregio del Bene Comune, ma risponde alla logica di includere nomi con famiglie numerose che fanno la differenza. E invece, in questa congiuntura storica occorreva una lista con candidati di provata esperienza e capacità svincolati da logiche familistiche e di clan. A me pare che il momento che stiamo vivendo sfugga alle menti che hanno partorito la suddetta lista”.

(In alto, a sinistra, Notarangelo; a destra, il prefetto di Foggia Grassi; sotto, Luigi Totaro; sullo sfondo, Mattinata)

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