Approvato oggi in Conferenza delle Regioni il Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 – Regione Puglia trasmesso dal governatore Emiliano. “Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all’art. 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell’accordo di partenariato 2014-2020”.
I programmi complementari sono adottati con delibera del CIPE, su proposta del Dipartimento per le politiche di coesione (in quanto amministrazione centrale avente il coordinamento dei Fondi strutturali e di investimento europei – SIE) in partenariato con le Regioni interessate, sentita la Conferenza Stato-Regioni e d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze.
“Dopo l’approvazione del Poc da parte della Conferenza delle Regioni – ha dichiarato Emiliano – tocca ora al Cipe approvare in via definitiva il nuovo programma complementare che ci consente di proseguire gli interventi già avviati con i Fondi Fesr ed FSE. Lo sforzo di rimodulazione delle risorse comunitarie che la Regione ha compiuto nei mesi scorsi in maniera rapida ed efficace, ha consentito una risposta immediata alla crisi generata dal Covid”.
“Il Poc – ha proseguito Emiliano – ci consentirà di sostenere con rinnovata forza tutte le attività di finanziamento a valere sui fondi comunitari. A queste risorse si aggiungeranno entro dicembre nuove risorse derivanti dalla nuova programmazione fsc 2021-2027 da utilizzare per dare nuovo sostegno alle strategie di crescita e di occupazione della Puglia. Ci aspettiamo un grande lavoro di squadra con il governo nazionale per la programmazione concertata delle risorse del Recovery Fund con un’attenzione particolare agli investimenti da promuovere nelle regioni del Mezzogiorno”.
Il POC della Regione Puglia nasce a seguito della riprogrammazione del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, consistente nella rimodulazione finanziaria tra Assi volta a finanziare la manovra anti crisi generata dalla pandemia da Covid-19, e concorre al perseguimento delle finalità della politica di coesione 2014-2020 attraverso una strategia volta a favorire il raggiungimento degli obiettivi già inseriti nel Programma operativo regionale (POR) a valere sulle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo sociale europeo (FSE). Le risorse destinate al POC 2014-2020, derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale sul PO FESR FSE puglia 2014-2020, sono pari a euro 2.670.359.620, così ripartite secondo la previsione della delibera CIPE n. 10/2015: – a euro 1.869.251.734,00 (pari al 70%) a valere sul Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183; – a euro 801.107.886,00 (pari al 30%) a valere sul bilancio regionale.
Secondo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 10/2015 i programmi di azione e coesione sono finanziati con le disponibilità del Fondo di rotazione ex lege 183/1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso che per la Regione Puglia ammonta a complessivamente a Euro 2.492.335.647,20, di cui 1.951.649.032,90 quota FESR e 540.686.614,30 quota FSE.
Il Programma è coerente con la struttura della programmazione strategica indicata nei regolamenti comunitari per il periodo 2014-2020 e nell’Accordo di Partenariato, e si pone in un’ottica di piena complementarietà con gli interventi previsti dal POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, come confermato dalla presenza dei medesimi Assi di intervento già presenti all’interno del POR.
Alle Tremiti 321mila euro
Come riporta l’Ansa, alle Isole Tremiti saranno destinati 321mila euro dei complessivi 14,5 milioni stanziati nel 2020 con il fondo straordinario destinato alle isole minori. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a margine della riunione della conferenza Stato-Regioni che si è riunita oggi in videoconferenza da Bari e che ha dato parere favorevole al decreto sulla ripartizione delle risorse.
Per le Tremiti “si parte quest’anno con 321mila euro e aumenteranno sempre di più. Gli amministratori – ha spiegato Boccia – sapranno che ogni anno hanno una quota di risorse con le quali possono fare gli investimenti per le scuole, per le opere pubbliche, per le emergenze connesse a tutte le esigenze che l’isola ha. L’obiettivo – ha detto il ministro – è, a regime, arrivare al meccanismo che caratterizza il sostegno permanente ai Comuni confinanti con le Regioni a statuto speciale o con Stati esteri. Speriamo di arrivare a regime con un fondo straordinario che consenta ad ogni isola di avere un milione di euro”.