Gli spazi di preghiera allagati e le lapidi più basse anche sporcate da detriti e dagli acquitrini. Così si presentano molte nuove cappelle del cimitero, in particolare la cappella E del camposanto foggiano, dove i parenti denunciano una situazione non più sostenibile.
L’acquazzone di ieri ha nuovamente ripresentato il problema. “Ad ogni pioggia, invece di pregare per i nostri cari, dobbiamo prima asciugare i corridoi dall’acqua piovana. È successo anche questa mattina. Sono due anni che abbiamo fatto richiesta per l’installazione di porte o finestroni per ripararsi anche dal freddo e dal forte vento, rischiando di ammalarci ogni volta. Spero che al più presto si attivino per risolvere il problema”, scrive una lettrice ormai stanca del disservizio e della sporcizia che i defunti sono costretti a subire.