È stato in Germania dalla figlia per un lungo soggiorno prima di rientrare a Peschici. L’unità di crisi del comune garganico ha tracciato gli ultimi giorni di vita dell’anziano – trovato positivo al Coronavirus – deceduto mercoledì sera scorso nel reparto di Geriatria di Casa Sollievo della Sofferenza. Niente funerali per il povero anziano, la cui salma è stata subito tumulata.
È invece un 30enne, come anticipato da l’Immediato giorni fa, il giovane di Torremaggiore positivo al Covid-19. Il tampone è stato effettuato nell’ospedale “Masselli Mascia” di San Severo.
Stando a quanto comunicato dal sindaco Emilio Di Pumpo, il giovane – come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno – accusando qualche linea di febbre senza però alcuna complicanza respiratoria, si era rivolto ai sanitari impegnati nelle operazioni di pre-triage nella tenda allestita fuori dal pronto soccorso dell’ospedale di San Severo. Ad insospettire i sanitari è stato il racconto fatto dal giovane che, per questioni di lavoro, insieme alla fidanzata, aveva soggiornato per alcuni giorni a Bergamo, dunque in una zona che dall’inizio dell’epidemia in Italia presenta aree estese di focolai di “Covid-19”.
Dopo la visita al pre-triage, il giovane ha fatto ritorno a casa dove resterà in quarantena, sotto sorveglianza sanitaria. A dare la notizia della positività del giovane, al sindaco, è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Mi ha chiamato per informarmi che anche nel nostro Comune si era registrato un caso di contagio da Covid-19”, spiega Di Pumpo il quale, oltre ad elogiare il lavoro svolto sin qui dai sanitari, precisa che è poi stato il direttore generale dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, a fornirgli informazioni sullo stato di salute del giovane. Adesso – come racconta la Gazzetta -, sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la rete dei suoi contatti qui in paese, per scoprire chi e quante persone possano trovarsi nelle condizioni di dover essere sottoposte alla misura della quarantena.
Il giovane collabora con l’azienda di famiglia che distribuisce libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado di una vasta area dell’Alto Tavoliere. E proprio in questi giorni l’impresa ha distribuito i libri di prova tra gli insegnanti in diversi istituti. Quanto basta per far scattare l’allarme tra gli stessi che stanno tempestando di richieste di informazioni i propri responsabili. L’ultima parola spetta ai test effettuati sui parenti del giovane.