Il leader del M5S foggiano, l’ingegner Giovanni Quarato, è molto critico sulle ultime notizie camerali. La lettura pentastellata è abbastanza dubitativa. Il M5S si schiera con i dipendenti delle due aziende speciali chiamati ad un sacrificio e a rispondere personalmente per la riduzione di circa 250mila euro di costi annuali.
“La vicenda delle Aziende Speciali della Camera di Commercio di Foggia, alla luce anche delle dimissioni del presidente Fabio Porreca, desta preoccupazione per il territorio tutto”, scrive in esordio il gruppo del M5S al Comune di Foggia.
Ecco come proseguono gli attivisti del Movimento nella loro nota.
“La CESAN e la LACHIMER sono senz’altro realtà importanti per tutta la Provincia di Foggia, aziende che hanno acquisito know-how e esperienza che, se dismesse, andrebbero perse, depauperando ulteriormente un territorio che ha, invece, bisogno di valorizzarsi e di esaltare i sui capitali in termini di compentenze acquisite.
Evidentemente la realizzazione della faraonica sede di via Protano (peraltro utilizzata per meno del 50% dall’Ente), ha prosciugato tutte le risorse finanziarie, e non è sufficiente a giustificare l’attuale situazione finanziaria, né può essere avvalorato l’alibi della riduzione del contributo camerale per le imprese, operato dal Governo Renzi, che pure è stato improvvido e del tutto inefficace per il sistema delle aziende, ma rispetto al quale si doveva provvedere per tempo per equilibrare le uscite con le entrate. La conseguenza è che oggi l’Ente si trova in una condizione di rischiare di perdere quanto di meglio aveva faticosamente costruito nel passato. Sembra un modo di amminsitrare poco incline a valutare le necessità del territorio, e per preferire l’apparenza alla sostanza.
C’era davvero bisogno di lasciare la storica sede di Via Dante? E’ giusto che comunità locale e dipendenti paghino per errori amministrativi?
Il Movimento 5 Stelle di Foggia intende esprimere la sua forte contrarietà alla possibilità di dismissione delle Aziende Speciali della C.C.I.A.A. di Foggia, in quanto dannoso all’interesse dell’intera comunità foggiana e auspica che si trovino soluzioni alternative per preservare sia i lavoratori sia l’utile apporto che in questi anni le aziende hanno dato al territorio”.