Quando il clima diventa rigido, la luce del cielo arretra appagata di fronte alla sera, e l’atmosfera si fa festosa, ecco che arriva Libando a Natale, il festival della cultura e dello street-food, che sarà in corso dal 21 al 24 dicembre prossimi, dalle ore 11 alle 24.
Fratello minore del ben più grande Libando, viaggiare mangiando che si tiene ad aprile, Libando a Natale rappresenta un’occasione preziosa per scendere in strada e stare con gli altri, mangiando all’aperto così come piace alla cultura mediterranea, nella ricerca di cibi che raccontano una parte del nostro passato. Si, perché Libando è anche l’occasione per consumare pietanze che hanno perso centralità nelle nostre case, dal momento che l’evoluzione della figura femminile ha inevitabilmente comportato anche una mutazione dei consumi e del tempo da dedicare alla cucina. E Libando resta proprio questo: un osservatorio per studiare la società e il tempo che passa e la trasforma, attraverso la lente di ingrandimento rappresentata dal cibo.
Cibo che tiene insieme e racconta, che è cultura e folclore. Cibo che è economia e crescita delle professioni, creatività e arte. Cibo che costruisce e cementa le relazioni, perché la tavola è apertura e conversazione, relazione e scambio: una moltitudine di fattori umani che Libando, con i suoi vagabondaggi nelle tradizioni presenti e passate, prova a custodire.
Fortemente voluta dal sindaco Franco Landella per il tramite dell’assessorato alla Cultura, nella persona di Anna Paola Giuliani e del dirigente alla cultura Carlo Di Cesare, Libando a Natale è alla sua sesta edizione, ed è realizzato come sempre in collaborazione con l’associazione Di terra e di mare.
«Libando a Natale è ormai diventato un appuntamento consueto delle festività natalizie di Foggia. Un fiore all’occhiello delle iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale, che negli anni ha dimostrato di aver vinto anche questa scommessa, come dimostra il successo di pubblico e lo straordinario entusiasmo della nostra comunità – dichiara il sindaco di Foggia –. Un modo per celebrare le nostre radici e le nostre tradizioni e per fare della cucina e del cibo uno straordinario veicolo di incontro e socialità».
Novità importante del 2019 sarà la location che, dal centro storico, si sposta nella Villa comunale, in piena continuità con le azioni già intraprese per Il Volo dei desideri, la cui parte finale ha previsto una piacevole passeggiata nei suoi lunghi viali, al fine di fare visita al presepe statico a grandezza naturale che resterà visitabile fino al 7 gennaio 2020.
«Quest’anno abbiamo voluto dare all’evento una nuova cornice, valorizzando un luogo simbolo della città e trasformando la Villa Comunale in una meravigliosa location in cui celebrare insieme un momento di gioia e condivisione – sottolinea il primo cittadino –. Siamo certi che anche in questa circostanza la risposta dei foggiani sarà meravigliosa, nel segno di quell’orgoglio e di quel senso di appartenenza che abbiamo saputo risvegliare nel corso di questi anni».
Alle famiglie, che sono l’utenza più affezionata della colorata manifestazione natalizia, non resta che godere delle quattro giornate, che offriranno cibi elaborati, e nel contempo semplici, per mangiare insieme, in una serie infinita di proposte culinarie adatte a tutte le tasche. Già perché Libando a Natale è una festa della comunità che si fa corpo unico, senza divisioni di classe, in un’offerta di tempo libero che non conosce distinzioni sociali.
Ai ragazzi, invece, non resta che vivere l’esperienza delle serate in villa, mangiando un buon piatto tra gli alberi, del tutto privi dell’ingombro rappresentato dalle automobili.
Per la vigilia del 24, Libando a Natale, manterrà la sua consueta offerta delle pettole, in pieno rispetto della tradizione foggiana delle nonne e delle mamme.
Scrive Enzo Bianchi che «la tavola è il luogo attorno al quale si consuma un rito proprio, fra tutti gli animali, solo all’essere umano: quello di mangiare insieme e non in competizione con i propri simili». Una consuetudine umana di cui Libando è la grande consacrazione.
Alla quattro giorni tra le consuete casette dalle cui finestrelle si allungheranno le mani dei produttori nella continua consegna del cibo, si aggiungeranno fantastiche attrazioni per un divertimento assicurato.