Nelle giornate in cui l’Sos Unicef dichiara che un bambino su quattro, nel mondo, vive in un paese in guerra o colpito da disastri naturali, i piccoli di casa nostra riflettono sulla lista dei sogni da consegnare agli elfi per la serata de Il Volo dei desideri 2019. A guardarsi bene intorno, in spirito di piena partecipazione con i dolori altrui, ci si sente fortunati, nonostante si viva in una delle città che occupa gli ultimi posti per la qualità della vita. Ci si sente fortunati perché, in un paese in pace e in un clima sereno, c’è qualcuno che pensa ad un momento esclusivo per i piccoli. Nello specifico un’amministrazione comunale che consegna idealmente ai bambini le chiavi che apriranno i portoni e le danze alle celebrazioni natalizie. Già, perché il Volo dei desideri è proprio questo: la delega ufficiale offerta ai piccoli, ad accendere con i loro sogni uno dei simboli della più importante festività religiosa dell’Occidente: l’albero di Natale.
Il Volo dei desideri, alla sua sesta fortunata edizione, avrà luogo l’8 dicembre prossimo, in una festa che inizierà alle 18 e terminerà in serata, quando tutti gli alberi di Natale saranno accesi: i tre artigianali fatti in legno predisposti ai lati di piazza Cavour, che avranno il compito di raccogliere i desideri di tutti i bambini di Capitanata, e quello più grande, di oltre 18 metri, posto dinanzi al pronao della villa comunale.
Fortemente voluta dal sindaco Franco Landella per il tramite dell’assessorato alla Cultura, nella persona di Anna Paola Giuliani e del dirigente alla cultura Carlo Di Cesare, oltre che dell’assessorato alla Pubblica Istruzione nella persona di Claudia Lioia, Il Volo dei desideri è realizzato come sempre in collaborazione con l’associazione Di terra e di mare.
Per l’edizione 2019, dai consueti palloncini ecologici e biodegradabili al 100%, che negli scorsi anni volavano in cielo all’unisono, accompagnati ognuno da un desiderio infantile, si è passati ai sogni consegnati a fogliettini di carta da appendere ad alberi che si accenderanno simultaneamente, in una scelta che punta a ridurre drasticamente l’uso della plastica.
E siccome, per dirla con lo scrittore Erri De Luca, “I desideri dei bambini danno ordini al futuro”, la sera dell’Immacolata si propone tradizionalmente come un momento in cui agli adulti tocca mettersi in ascolto delle voci dei loro piccoli, per imparare a frequentarne l’immaginario. Un immaginario che, ci auguriamo, racconti di amicizia e amore. Perché tra l’essere e l’avere è sempre l’essere che vince: è solo il Sentire la parte umana deputata alla ricerca della felicità, come scriveva decenni fa lo scrittore tedesco Hermann Hesse.
Il Volo dei desideri, insomma, si offre alla città come spazio in cui coltivare la cultura dell’infanzia e la capacità di ascolto creativo da parte degli adulti.
Sul palco, oltre alla giunta comunale in festa, faranno la loro comparsa i cori delle scuole San Giovanni Bosco, De Amicis, Garibaldi e Marcelline, a cui farà seguito l’esibizione del soprano e consigliere del Teatro pubblico pugliese, Giulia Panettieri. Un momento musicale che culminerà con i canti del coro Lanza Perugini diretti dalla stessa Panettieri.
L’accensione del grande albero, inoltre, sarà preceduta da un’emozionante performance di danza aerea. La festa sarà presentata dall’artista e front man Emanuele Pacca, oltre che ravvivata da una street band, da elfi, da Babbo e Mamme Natale, insieme alla mascotte dell’evento. Mentre in piazza Cavour resteranno attive la pista di pattinaggio e la ruota panoramica. “Ai fini di una preparazione del cuore in vista della magica serata, ripercorriamo i dieci desideri dei bambini in direzione dei loro adulti di riferimento, scritti da Claus Dieter Kaul, desideri che restano i migliori da tenere a mente”, fanno sapere gli organizzatori. “Dateci amore, dateci attenzione, rispettate i nostri tempi, rimanete sempre al nostro fianco, consentiteci di sbagliare, dateci la vostra guida, dateci regole chiare, siate affidabili, mostrateci l’amore che provate, date spazio alla gioia. Un pensiero magico che nella serata dell’8 dicembre vorremmo diventasse fondativo di un buon modo di stare insieme, oltre che il nostro ingrediente principale”.