“La ragnatela delle fondazioni fuori controllo”. Tra queste ci sarebbe Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di San Pio a San Giovanni Rotondo. Emergono nuovi scenari da quello che è stato definito lo “Ior parallelo”, l’Apsa (Amministrazione patrimonio sede apostolica) presieduta dal cerignolano Nunzio Galantino, nella gestione di alcuni conti dell’era Domenico Crupi, l’ex direttore generale dimissionario, ad aprile scorso sostituito da Michele Giuliani. Nelle carte processate nell’ultimo libro di Gianluigi Nuzzi, ‘Giudizio universale’, sono presenti diversi conti intestati a fondazioni parallele.
Non sembra casuale che il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin (che ha sostituito proprio Tarcisio Bertone, da sempre ala protettrice di Crupi), comunicò il giorno della nomina del nuovo dg di aver “disposto la modifica dello Statuto vigente della Fondazione ed ha provveduto altresì a rinnovare gli Organi di governo e vigilanza, attualmente in regime di prorogatio”.
Difatti, nei documenti analizzati dalla società di revisione americana Promontory, fortemente voluta da Papa Francesco per far luce sul fiume carsico dei conti vaticani, c’è un appunto nel caso della Fondazione Casa Sollievo: “Documentazione mancante: statuto”. Non un aspetto di poco conto per comprendere la reale gestione dei flussi transitati dall’Apsa.
“Il dubbio – scrive Nuzzi – è che quanto si ha di fronte possa essere una replica del cosiddetto ‘Ior parallelo’ sviluppatosi nella principale banca vaticana subito dopo lo scandalo Marcinkus, per inabissare e proteggere il sistema di potere con un’articolata ragnatela di conti intestati a fondazioni, fondi e soggetti di copertura, a volte persino a loro insaputa, pur di far transitare denaro non immacolato nei sacri forzieri. Un sistema che potrebbe essere stato utilizzato di nuovo anche per proteggere tesori e tesoretti di politici e imprenditori vicini ai sacri palazzi. Come? Semplice: occultandoli. Ecco le ombre intorno al nutrito gruppo di depositi intestati a cardinali defunti, eredità, donazioni milionarie e fondazioni dalla documentazione incompleta”.
Secondo l’autore, infatti, fino al pontificato di Francesco la costellazione delle fondazioni presenti in Vaticano ha costituito un autentico mistero: “Quando il gesuita è arrivato dall’Argentina e ha cominciato ad approfondire questo argomento, ha trovato decine e decine di associazioni dalla vita poco chiara, alcune vive solo a livello cartolare, altre invece prosperose e dall’attività benefica riconosciuta in tutto il mondo. Come sempre giochi di luci e ombre, il bene e il male sotto il cupolone. Alcune realtà di questo robusto gruppo sono titolari di conti presso l’Apsa. E non mancano le sorprese”.
Nello specifico della struttura creata da Padre Pio nel 1956 (900 posti letto, 57.000 ricoveri e 1,3 milioni di prestazioni ambulatoriali all’anno), risultano esserci all’Apsa addirittura due posizioni: sei conti correnti intestati a due fondazioni pressoché identiche, differenziate solo da una lettera “B” maiuscola aggiunta:
“Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza, San Giovanni Rotondo (Foggia). Conti n. 203930, 203931. Saldo liquidità 791.158,11, titoli 8.500.000. Fondazione di diritto canonico e civile. Data di costituzione: 6 luglio 1970. Beneficiario: ospedale, in caso di liquidazione: Santa sede. Rappresentante legale: Crupi Domenico, vicepresidente cda. Documentazione mancante: statuto fondazione”.
“Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza-B, conti n. 20394-6-179-181 in euro e dollari. Saldo liquidità 28.122,86, titoli 2.250.252,19. Attivo di pertinenza della fondazione Casa Sollievo della Sofferenza a seguito di donazione modale della signora Bianca Cernuschi. Onere in capo alla fondazione a beneficio della signora Cernuschi sarà la sua cura e il suo mantenimento. Donazione: 25 luglio 2013 tramite bonifico di liquidità e titoli. Manca statuto”.
Ebbene, secondo l’autore divenuto famoso per “Vaticano Spa” l’attività di fondazioni di questo tipo per molto tempo sarebbe rimasta “fuori dal perimetro dei controlli più massivi introdotti dal pontificato del papa gesuita ed eseguiti su enti e dicasteri della Santa sede”. Con un problema sostanziale di fondo: come si fa a sapere chi ha fatto beneficenza e chi, invece, ha utilizzato le risorse per nascondere altri affari? (In alto, Vaticano e Casa Sollievo; nei riquadri, Papa Francesco con Nunzio Galantino e il giornalista Nuzzi)