“Nella provincia di Foggia, bande di giovani delinquenti prive di una strategia ben definita cercano di affermare la loro forza sul territorio, ma lo Stato ha risposto all’allarme sociale generato da episodi di efferata violenza con una decisa intensificazione della presenza delle forze dell’ordine anche attraverso nuovi presidi. In quella stessa provincia, ho proposto al Consiglio dei Ministri lo scioglimento del comune di Cerignola, il 10 ottobre scorso, e del comune di Manfredonia il successivo 16 ottobre, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali. Gli scioglimenti sono avvenuti come previsto dalla legge con i Decreti del Presidente delle Repubblica”. Parole affermate dal ministro degli Interni, Luciana Lamorgese in audizione. Dichiarazioni che hanno suscitato lo stupore del senatore foggiano dei 5stelle, Marco Pellegrini.
“Mi chiedo se dopo decenni di omicidi, estorsioni, occupazione militare del territorio, traffico di armi e stupefacenti, rapine eclatanti, condizionamenti delle attività economiche di alcuni importanti comuni della nostra provincia si possa ancora parlare di ‘giovani delinquenti’! Questa è, a tutti gli effetti una Mafia, strutturata, autonoma, violenta, aggressiva, potente, pericolosissima. Non sono assulutamente giovani delinquenti! Non lo dico io, lo affermano le sentenze passate in giudicato. Non si possono più utilizzare, nella maniera più assoluta, termini impropri (magari in buona fede) che possano ingenerare percezioni sbagliate del fenomeno e sminuire un problema, talmente grave, capace di innescare l’infiltrazione mafiosa di ben quattro comuni della provincia di Foggia, due dei quali tra i più grandi ed economicamente importanti del territorio”.