Le parole del sindaco di Cerignola Franco Metta su un presunto “scippo” di Sia da parte di Ager sono state accolte con grande freddezza a Bari. Le carte della richiesta e del ricorso al concordato preventivo di Sia presentano già tutte le risposte che oggi sono contestate dal Consorzio.
Il 9 ottobre scorso la terza sezione civile del Tribunale di Foggia ha dichiarato, con la presidente Rosella Anna Modarelli, la inammissibilità della proposta di concordato preventivo dalla Sia Società Igiene Ambientale Consorzio di Bacino Fg/4 con sede a Cerignola. Non c’è altra via che il fallimento.
Il piano concordatario, come si legge nel provvedimento, prevedeva almeno due tentativi di vendita da tenersi, previa idonea pubblicità innanzi ad un notaio. L’immissione di finanza esterna, principale fonte di estinzioni dei debiti pari a circa 15 milioni di euro, dunque doveva arrivare dalla alienazione degli impianti, valutati 7,9 milioni di euro.
I giudici hanno bocciato tale ipotesi insieme al business plan dei cash flow previsionali, secondo i quali si prevedevano ricavi di circa 12,7 milioni a fronte di costi di 12,4 milioni. “Emerge palese che la finanza per il soddisfacimento dei debiti deriva in misura irrisoria dai flussi prodotti dalla continuità aziendale”, spiega la presidente della sezione. Insomma già nella richiesta di concordato come principale soluzione era prevista la vendita degli impianti.
Cosa ha da temere oggi il Consorzio? Chi scipperebbe cosa? Intanto è ormai pubblicata la deliberazione di giunta regionale datata 23 settembre nella quale l’esercizio dei poteri sostitutivi per l’impianto complesso per la gestione dei rifiuti urbani sito in Cerignola (FG) è stato affidato al commissario Ager, l’avvocato Gianfranco Grandaliano. Con l’incarico è stata inoltrata anche la diffida Consorzio Comuni Bacino FG/4.
Nell’atto si fa riferimento all’esercizio dei lotti di discarica, che è stato oggetto di numerose ordinanze extra ordinem che ne hanno autorizzato la coltivazione in deroga alle autorizzazioni integrate ambientali adottate. Si fa l’elenco di tutte le ordinanze degli ultimi anni.
Si ricorda l’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale del dicembre 2017 rubricata come “Criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti nell’ambito della Provincia di Foggia”, con la quale si affidava alla ASECO la gestione temporanea, previa presentazione di idonee garanzie finanziarie, della sola sezione di trattamento meccanico biologico dell’impianto complesso di Cerignola di proprietà del Consorzio Bacino FG4, per un periodo transitorio di sei mesi al fine di superare con estrema urgenzale le criticità rilevate da ARPA nel rapporto conclusivo delle attività ispettive del 2017.
Dopo le diffide, Sia non ha relazionato sulle attività e le lavorazioni già eseguite per il revamping della sezione di trattamento meccanico-biologico e su quelle necessarie per rendere fruibile e riavviare l’esercizio delle 16 biocelle previste progettualmente nella sezione TMB, quantificando le relative risorse economiche occorrenti.
Da ultimo, nel corso dell’incontro svoltosi nel maggio 2019 emergeva che in mancanza dello svolgimento delle attività di gestione ordinaria e straordinaria delle attrezzature da parte del Consorzio proprietario, l’impianto complesso versa attualmente In uno stato di graduale deterioramento, destinato ad ulteriormente peggiorare nel caso perduri tale inadempimento. Il Consorzio esprimeva formalmente il proprio intendimento a non ottemperare alla diffida di AGER né aveva formulato le proprie valutazioni. Da qui il commissariamento a Grandaliano, che ha numerosi poteri.
Grandaliano entro 60 giorni dall’adozione della deliberazione con AGER deve fornire alla Sezione Ciclo rifiuti e Bonifica aggiornamenti relativi alle attività effettuate, la rendicontazione delle somme impegnate e liquidate e utilizzate per garantire la gestione del percolato, del biogas e la progettazione della copertura provvisoria del V lotto di discarica e uno studio di fattibilità tecnico-economico, il cronoprogramma ed il quadro economico relativo alla copertura provvisoria del V lotto di discarica. Inoltre deve fornire aggiornamenti relativi alle procedure di risarcimento e/o recupero delle somme in danno al soggetto responsabile, con ripetizione di ogni somma eventualmente escussa nell’ambito delle predette procedure, anche a valere su incrementi tariffari per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati, da determinare a carico dei Comuni del Consorzio Bacino FG4, al fine di garantire la necessaria liquidità di cassa per il prosieguo delle attività. Se potrà avviare la vendita è tutto da decidere.
Sicuramente Grandaliano potrà avvalersi di due sub commissari affinché si provveda alla risoluzione del contratto di concessione sottoscritto tra il Consorzio Bacino FG4 e la società SIA FG4 relativamente alla gestione dell’impianto complesso sito In Cerignola in ragione del grave inadempimento degli obblighi di legge e delle prescrizioni recate nel titolo autorizzativo e della incapacità tecnica-economica del concessionario a provvedervi e all’esperimento delle procedure ad evidenza pubblica per la progettazione definitiva dell’impianto complesso sito in Cerignola (FG) costituito da impianto di trattamento meccanico biologico, impianto di compostaggio, CMRD, lotti di discarica I, II, III e IV in post gestione, lotto V esaurito – su cui realizzare chiusura definitiva e avviare le attività di post-gestione.