
Al momento c’è una massa debitoria importante e quattro mensilità arretrate nel pagamento degli stipendi ai dipendenti. Un commissariamento da superare. E poi il “lungo letargo”, da maggio a settembre, dove non si fa assolutamente nulla, lasciando un enorme spazio vuoto in un’area della città in forte rilancio (Corso del Mezzogiorno).
L’avvocato foggiano Massimiliano Arena, negli ultimi tempi impegnato nel mondo delle startup con Sliding Life, è già al lavoro da un paio di settimane, nonostante il decreto di nomina firmato formalmente solo negli ultimi giorni. La vision è tracciata, ma la sperimentazione sarà graduale. “Bisognerà lavorare molto, il modello di Rimini, che ho frequentato personalmente in diverse occasioni, può essere una chiave di volta decisiva – commenta a l’Immediato -. Pensare a piccoli interventi di nicchia, della durata di 2-3 giorni, potrebbe determinare un valore aggiunto notevole, assieme alla valorizzazione della tradizione, a cominciare dalla storica fiera dell’Agricoltura, che però dovrà cambiare pelle, per questo punteremo sulle eccellenze e sull’innovazione. Discuteremo del futuro del cibo e dell’ambiente, proveremo a capire cosa mangeranno i nostri figli a 20 anni. Perché siamo convinti che la nostra terra diventerà più ricca grazie al food”.
Ma per capitalizzare il lavoro delle risorse migliori del territorio, bisognerà investire nel personale (al momento c’è un solo addetto al commerciale) e sulla comunicazione. “La Fiera deve essere un contenitore per vendere contenuti – commenta Arena -, dovrà diventare un veicolo di conoscenza e commercio. Questo è possibile solo con una integrazione proficua con il mondo accademico e produttivo. Abbiamo in mente la realizzazione di un polo hi-tech, un incubatore di spin off dell’Università di Foggia, con uno scambio proficuo tra know-how e spazi da concedere in comodato gratuito. Pensiamo di puntare sul green e sulla mobilità, con eventi ad hoc sulle bici elettriche. E ancora ci sarà spazio per il Legal Tech, per il turismo e per la cultura: metteremo su una vera e propria casa degli artisti“. La sperimentazione passerà anche dalla realizzazione di un coworking “utile per attivare processi di contaminazione tra competenze diverse”.
Nel cronoprogramma di rilancio è già inserito un piano di rientro del debito basato soprattutto sull’incasso dei molti crediti vantati, in gran parte dalla Provincia di Foggia e dalla Camera di Commercio, per i quali sono già pendenti contenziosi nei tribunali amministrativi. Arena ha fatto già la sua dichiarazione di non belligeranza. “Siamo disponibili anche ad accordi transattivi, non c’è nessun interesse ad incrinare rapporti istituzionali fondamentali, anche perché la Fiera di Foggia è un valore per tutti e dovrà tornare ad essere un orgoglio per questa terra”. “Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi – conclude – ci sarà bisogno di nuove risorse umane, perché la tecnostruttura è ridotta all’osso. E riattivare una serie di investimenti, con la partecipazione dei privati, per riattivare una macchina dalla quale potranno scaturire benefici anche per il commercio locale”.