
Riuscirà Franco Landella a partorire la Giunta nel giorno di Sant’Anna, patrona delle donne in gravidanza? Come abbiamo abbondantemente scritto, è scontro in casa Lega, e non è una novità. Archiviate le faide tra casanoviani e caroppiani, adesso è il turno del Gruppo consiliare contro il partito centrale, capeggiato dal commissario abruzzese Luigi D’Eramo, col segretario provinciale Daniele Cusmai, considerato dai più troppo vicino alle vecchie fazioni per avere posizioni concilianti e di mediazione.
D’Eramo, giunto in mattinata, aveva già belli e pronti i suoi nomi da indicare in Giunta a Franco Landella: il plenipotenziario Raimondo Ursitti vicesindaco al Bilancio, forte della sua profonda conoscenza tributaria, che avendo perso la vicepresidenza in Provincia, il partito vuole imporre almeno al Comune; l’ex candidato alle Primarie Luigi Miranda all’Annona e Sicurezza e Paolo La Torre al Welfare.
Ma se per Miranda e La Torre, il gruppo appare meno arrabbiato, per la promozione di Ursitti, che da terzo dei non eletti arriva addirittura alla vicesindacatura, il gruppo è insorto, in particolare Alfonso Fiore, campionissimo di consensi. I tre assessori non sono espressione del gruppo consiliare eletto. E Landella, che vuole partire col piede giusto, ha bisogno dei voti in aula e non di quella Lega dagli scarsi voti, ma potente a Roma.
Il primo degli eletti a Foggia, Max Di Fonso, che è anche il consigliere leghista più suffragato in Puglia alle elezioni amministrative, superando anche i colleghi di Bari, ha accettato di non essere il presidente dell’assise. Da sindacalista di lungo corso, non avrebbe difficoltà a guidare l’aula, ma per la Lega è più importante avere tre assessorati che non due, con la presidenza del Consiglio.
C’è anche il tema delle donne: la Lega non può indicare assessori tutti uomini pertanto potrebbe rispuntare per i Servizi sociali una esperta, espressione di Antonio Vigiano, ora secondo dei non eletti dopo il sorpasso del segretario dell’Ente Fiera. Una donna che fu già oggetto di diatribe balneari nell’estate del 2017.
Il resto della Giunta è cosa fatta. Con le conferme di Sergio Cangelli, Claudia Lioia, Anna Paola Giuliani, Claudio Amorese, forse sbalzato all’Urbanistica per via delle conoscenze di Bruno Longo, fortemente sostenuto da Eliseo Zanasi e da altri edili, e Antonio Bove. Per i Fratelli d’Italia dovrebbe spuntarla Matteo De Martino. Out Erminia Roberto. Quanto all’Udc, anche qui è in ballo il nome di una donna o la delega all’emergenza abitativa per Capotosto.