Se per il Parco dell’Alta Murgia pare ormai quasi certa la nomina a presidente di Francesco Tarantini, numero uno in Puglia di Legambiente e già nel consiglio dell’Ente, con un accordo ben prestabilito tra il Governatore Michele Emiliano e i pentastellati insieme al Ministro all’Ambiente Sergio Costa, si naviga ancora nel buio per il Parco del Gargano.
È difficile che alle celebrazioni per il trentennale della Riserva marina delle Tremiti di domenica 14 luglio si possa conoscere l’indicazione per la carica di presidente. Ancora troppi dubbi persistono tra i gruppi politici, gli uni contro gli altri. Ma mai dire mai.
Come si sa, la Lega aveva chiuso, con l’intercessione dell’europarlamentare Massimo Casanova e la sottosegretaria Vannia Gava sull’ex sindaco di Lesina Antonio Trombetta, sindacalista datoriale di lunghissimo corso con la Cna. Una indicazione, che per età, per assenza di rinnovamento e per legami troppo trasversali interni alla classe dirigente dem e neo leghista non poteva soddisfare il M5S.
Il Ministro, dopo aver valutato insufficienti tutti i 24 curricula giunti sul suo tavolo, si era concentrato sugli uomini del territorio che più si erano distinti nelle battaglia ambientaliste. Da un lato Raffaele Vigilante, leader dei No Triv ed esponente di primo piano per la prima ordinanza anti plastica assunta in Italia dal sindaco delle Tremiti Antonio Fentini, dall’altro il Rettore Unifg Maurizio Ricci, che per primo in Italia ha deliberato per un Ateneo plastic free, seguendo tempestivamente le tracce del Ministro.
Nel mezzo però c’è sempre l’avvocato Gianni Maggiano, nome preferito da Michele Emiliano, in virtù del vecchio sostegno alle Primarie e del nuovo che potrà derivare per il 2020.
Non è escluso che il Ministro alla fine opti per un nome esterno, di conclamata fama, proveniente da un altro territorio. Tutto potrebbe slittare ancora una volta all’autunno.