Ogni riferimento alla prossima squadra del sindaco di Foggia Franco Landella è azzardato. A confermarlo alla nostra testata è il coordinatore dei Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra che in una nota smentisce quelle che ritiene delle inesattezze riguardo ad alcune indiscrezioni di un articolo de l’Immediato in ordine alla possibile non riconferma della assessora alle Politiche Sociali Erminia Roberto, eletta col premio di maggioranza.
“Il partito Fratelli d’Italia costituisce soggetto politico nuovo ascrivibile nel più ampio quadro dei sovranisti e conservatori europei, pertanto, il definire esso come costituisce, ad avviso dello scrivente, una evidente inesattezza ed una impropria sintesi. Nel contempo, mi preme di precisare che alcun sentimento di negatività è in essere nel partito verso il già assessore Erminia Roberto, o resistenza verso il rieletto Ciccio D’Emilio. All’uopo, sento di poter affermare, con serenità, che le determinazioni inerenti la squadra di governo della città matureranno in un sereno e produttivo dialogo con il sindaco Franco Landella cui è data ogni competenza sulle nomine assessorili”, rimarca Giandonato La Salandra.
Una cosa è certa, il partito sovranista e conservatore, che ha per leader Giorgia Meloni e Raffaele Fitto, ha lavorato molto per un risultato di squadra. Sarebbe stato facile per i meloniani, dilaniati anche dalla campagna mediatica di Giuseppe Mainiero prima alle Primarie e poi in campagna elettorale, far convergere i propri voti su un unico candidato, ma Giandonato La Salandra ha preferito costruire una lista, che ha sfiorato il 7%, eleggendo però solo rappresentanti della compagine “centrista”, per tentare ora di acquisire nuovi ingressi in consiglio comunale. La battaglia non sarà difficile in vista delle regionali del 2020, sono numerosi gli eletti della maggioranza di Landella che sono rimasti sguarniti di simbolo o che ne hanno avvinghiato oggi uno solo per patti elettoralistici. Da Bruno Longo ad Anna Paola Giuliani, sono tanti coloro che potrebbero tornare ad abbracciare la fiamma tricolore, mai abbandonata tra l’altro. C’è chi mormora che per la destra nell’esecutivo ci sarà un ritorno di Oronzo Orlando.