È stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Puglia la legge che taglia i vitalizi agli ex consiglieri regionali e che consentirà un risparmio annuo di circa 2,2 milioni. Attualmente gli ex consiglieri che percepiscono vitalizio sono 207, ai quali si aggiungono una trentina di pensioni di reversibilità, per un totale di circa 14 milioni. La legge prevede che le somme risparmiate andranno a costituire un fondo di accantonamento per eventuali ricorsi.
“Stiamo applicando in maniera rigorosa l’accordo fatto tra lo Stato e le Regioni. È un ricalcolo dei vitalizi in essere attraverso il meccanismo di un contributivo corretto”, ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo.
“Ovviamente bisognerà capire – ha aggiunto – se i singoli ex consiglieri aventi diritto, riterranno congrua questa rideterminazione oppure riterranno di fare ricorso come avvenuto con gli ex parlamentari. Per questo abbiamo previsto un fondo per tenerci al riparo da eventuali ricorsi o soccombenze”.
M5S: “Potremmo risparmiare 10 milioni”
Grazie al governo nazionale finalmente è stato fatto un passo avanti per l’abolizione dei vitalizi anche per i consiglieri regionali. Inutile dire che per noi è una bella giornata ma di certo non ci fermeremo qui: la proposta di legge approvata oggi si limita ad attuare quanto stabilito nell’intesa Stato – Regioni per venire incontro a quelle regioni in cui i vitalizi erano già bassi. Sicuramente non è il caso della Puglia, per questo già domani presenteremo una proposta di legge che va a modificare quella approvata oggi, prevedendo un ricalcolo con il sistema contributivo puro, in linea con quanto già fatto da Camera e Senato. In questo modo arriveremo a un risparmio di 10 milioni di euro l’anno, invece dei 2 milioni e mezzo attuali”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Puglia dopo l’approvazione in Consiglio regionale della proposta di di legge che dà attuazione a quanto previsto dalla Legge di Stabilità per la riduzione dei vitalizi dei consiglieri regionali.
“La Regione ha fatto il minimo indispensabile – continuano – sotto la minaccia del taglio del 20% dei trasferimenti non vincolati. Minaccia che non c’era stata per la precedente intesa del 2014, a cui la Puglia ovviamente non si era adeguata. Di conseguenza, possiamo divertirci a credere che oggi l’aula abbia dovuto scegliere tra decurtare i vitalizi agli ex consiglieri, o decurtare i propri stipendi e davanti a questo dilemma la scelta è stata ovvia. Si poteva fare molto di più, come chiedevamo con gli emendamenti presentati in aula, ovviamente bocciati da destra e sinistra. La nostra battaglia portata avanti dall’inizio della legislatura continua: dal 2016 la nostra proposta giace inspiegabilmente in VII Commissione nonostante la valutazione tecnica degli uffici. Domani la ripresenteremo, auspicando che venga discussa prima possibile. I vitalizi vanno aboliti e non ci fermeremo fino a quando questo privilegio non sarà solo un ricordo”.