13 punti percentuali di distacco a Foggia e circa 10mila voti di differenza tra il sindaco uscente Franco Landella e Pippo Cavaliere candidato sindaco per il centrosinistra extralarge.
36.400 i voti tributati a Franco Landella, pari al 46,11%, 26.613 i consensi per la coalizione di Pippo Cavaliere pari al 33,71%, vale il 15,16% Giovanni Quarato del M5S con 11.970 voti. Solo 2326 voti per Giuseppe Mainiero che sfiora il 3% con il 2,95% e 1636 voti per Giuseppe Pertosa col 2,07%.
Forza Italia vince la sfida interna con la Lega ed è primo partito della città con 10.483 consensi pari al 13,59%. Segue il Movimento 5 Stelle con 10.359 voti pari al 13,43%. Solo terza la Lega col 12,90% e 9947 consensi. Tiene il Pd con l’11,44% e 8826 preferenze, la prima lista civica è quella di Franco Landella DestinAzione Comune col 6,92% e 5340 voti, buona la performance dei Fratelli d’Italia col 6,73% e 5191, seguono la lista ispirata da Leo Di Gioia Senso Civico con 3812 preferenze e il 4,94%, la giovane Foggia Vince con 3762 voti pari al 4,88%, Foggia Civica di Rosario Cusmai col 4,64% e 3579 voti, Foggia Popolare col 4,45% e 3429 e l’Udc col 2,37% con 1825 voti. Male per la sinistra di Una città per cambiare, solo 1803 voti pari al 2,34%. Chiudono la classifica le liste di Mainiero e Pertosa e IdeA.
Ma chi sono gli eletti?
Lo special one, annunciato, è Massimiliano Di Fonso, primo nella Lega che con le sue 1436 preferenze è il consigliere comunale più suffragato della città. Secondo Alfo Fiore con 828 e Salvatore De Martino con 735 preferenze. Subito dopo due donne, che potrebbero entrare in Comune se Landella vincesse il ballottaggio: la signora della mozzarella Liliana Iadarola con 600 voti e Concetta Soragnese che ha superato il suo compagno di ticket Antonio Vigiano solo nono in lista.
Le due donne leghiste hanno anche superato i due decani ex azzurri Raimondo Ursitti e Paolo La Torre che se Landella perde rischiano anche il posto di consigliere provinciale.
In Forza Italia è primo Leo Iaccarino con 1312 voti, si piazza al secondo posto Bruno Longo il leader dell’aula nel centrodestra con 1219 preferenze, al terzo posto la new entry vera sorpresa azzurra Dario Iacovangelo che ha sbancato nelle borgate e nei quartieri popolari con 989 e potrebbe soffiare in prima battuta il posto a Consalvo Di Pasqua se non saranno 4 gli eletti in Forza Italia. L’ex capogruppo ha totalizzato 905 voti, seguono Pasquale Rignanese con 869 voti, Raffie Di Mauro con 726, Antonio Bove con 707 e Sonia Ruscillo con 644. Staccato Micky Sepalone con 475 voti.
Nel Pd con 1389 prima la segretaria Lia Azzarone, che ha beneficiato del voto dei ticket plurimi con gli uomini. Tutti appaiati i primi uomini che seguono: il primo è Francesco Paolo De Vito con 737 preferenze, seguono Lino Dell’Aquila che si conferma uomo di popolo con 733 voti, solo quarto Alfonso de Pellegrino con 727 voti e ancora Massi Arena con 631. Due donne in coda, che prendono il testimone dai loro “padri”, Carmela Russo dal padre biologico il dottor Pasquale Russo e Alice Amatore dal padre ideale politico Peppino D’Urso, presidente del TPP. Mimmo Morsuillo è ottavo con 511 consensi.
Sono 4 gli eletti del Movimento 5stelle: il candidato sindaco Quarato, Giuseppe Fatigato con 723 preferenze, l’attore e docente Michele Norillo con 610 voti e Mario Dal Maso con 579 voti. Le elaborazioni sono in corso di definizione, ma dovrebbero essere due gli eletti nella civica di Cavaliere La Città dei Diritti con Giulio Scapato in testa con 988 preferenze e la campionessa di consensi Anna Rita Palmieri 753 voti. Seguono altri politici: Nicola Russo con 683, Pasquale Cataneo con 618, Mino Di Chiara con 574 e Pino Lonigro con 433 voti. Per trovare la prima donna della società civile, Maria Laura Trisciuoglio si deve arrivare al settimo posto con 322 voti, un risultato di tutto rispetto. Ottava Irene Sasso, nona Laura De Maio.
In Destinazione Comune non ha rivali Francesco Morese primo degli eletti con 694 voti, 627 Lucio Ventura e 571 Anna Paola Giuliani che supera il limite di 500, la soglia ideale che qualcuno aveva ipotizzato per la riconferma come assessora alla Cultura. Solo quinto Antonio Annecchino.
I Fratelli d’Italia sono stati colonizzati dai centristi: primo Gino Fusco con 823 voti, seguono Erminia Roberto con 761, Ciccio D’Emilio con 590 e Matteo de Martino con 536. Molto staccato Francesco La Salandra con 257 voti.
In Senso Civico non brilla Leo Di Gioia con soli 702 voti. Scatterà Antonio De Sabato con 557 voti, terzo Dauno Morlino, quarta Maria Antonia Camarca. Molto staccate le due donne della società civile: Anna Lops con 172 voti e Anna Ilaria Giuliani 171.
1030 preferenze per Rosario Cusmai, eletto in Foggia Civica, seconda la compagna di ticket Anna Maria de Martino con 691 voti, terzo Italo Pontone con 660 voti, solo quarta Gabriella Grilli con 328 voti.
In Foggia Popolare sbanca Sergio Clemente con 942 voti, secondo Saverio Cassitti con 693 voti. Solo terzo Mimmo Verile che con 508 voti per la prima volta nella sua lunga e onorata carriera non viene eletto consigliere comunale.
In Foggia Vince grande risultato per Danilo Maffei con 906 voti che potrebbe strappare il quarto seggio a Forza Italia. Secondo Paolo Citro con 473 voti, terzo l’assessore Sergio Cangelli con 452 voti.
Sugli eletti si è ancora in forse, si è in fase di riconteggio e potrebbero esserci variazioni: sono sicuramente in consiglio i 4 pentastellati (tre più il candidato sindaco), tre per Forza Italia, due per la Lega, uno FdI, uno DestinAzione Comune, uno Foggia Vince, due per il Pd, due per la Città dei Diritti, 1 Foggia Civica, 1 Senso Civico, 1 Foggia Popolare.