“Gli altri fanno blablabla, noi facciamo i fatti. Gli altri hanno riempito la città con la loro faccia, io con le opere. Ho dato stabilità a questa città”. Sono le prime parole del sindaco uscente Franco Landella rivolte al Governatore Giovanni Toti, dopo il caffè e la passeggiata nell’isola pedonale.
“Consegno alla città e ai cittadini 110 milioni di opere, alcune delle quali già cantierizzate. Dopo 10 anni di centrosinistra la nostra amministrazione dato un po’ di serenità. Grazie per la tua vicinanza autorevole”, ha proseguito nell’incontro pomeridiano domenicale con Toti al quale erano presenti molti candidati, a cominciare da Anna Paola Giuliani, Sonia Ruscillo e Danilo Maffei.
Foggia Vince-Genova Vince, hanno nomi simili le due liste civiche che caratterizzano il centrodestra a guida azzurra.
“Non esiste sporco impossibile, non esistono città impossibili in cui governare – ha rilevato un Toti molto dialogante, allegro e bonario come di consueto rivolto a Landella -. Se si fa buona politica ogni città può essere valorizzata. Tu Franco rappresenti quella politica per cui ci battiamo, quella politica che sa costruire. Se in Parlamento ci fossero più sindaci come te alcuni dibattiti surreali ce li saremmo risparmiati, hai dimostrato che si può fare buona amministrazione col centrodestra e si può vincere in una città in cui avevano vinto gli altri, come noi che siamo riusciti a convincere una regione che culturalmente non ci era vicina. Vince Genova, Foggia vince. La parola vince appaiata alla città ci ha portato fortuna e spero che la porti anche a voi. Sei bravo e i cittadini lo riconosceranno. Quando hai accettato di correre per le Primarie e non ti sei sottratto per poter confrontarci coi nostri compagni di coalizione, hai mostrato il tuo valore. Non sono solo i 5 Stelle a dire no, come tu hai ricordato per il parco urbano dei Campi Diomedei. Anche io per la Gronda e il terzo valico ho un continuo divario con Toninelli. Ma prima c’erano i gruppi ambientalisti pelosi e i comitati anti imprese: chi ha bloccato il Paese non è Toninelli ma il PD. Se questo Paese ha l’alta velocità lo si deve a Berlusconi, dobbiamo essere consapevoli della nostra storia”.
Toti come ha detto a l’Immediato è convinto che Landella vincerà. “Rappresenta il popolo e si è già misurato con le Primarie, faremo lo stesso anche per l’individuazione del candidato presidente della Regione il 2020. Dalle esperienze come la sua si può ripartire, per fare tante Foggia in giro per l’Italia, senza sgomitare per avere in coalizione un ruolo”.
Nel finale Toti ha espresso anche “vicinanza alla squadra di calcio”, citando Shakespeare in love. “Non si sa come finirà, ma tutto finirà bene”.