Omicidio nel tardo pomeriggio di oggi a Trinitapoli. Morto in un agguato Cosimo Damiano Carbone, classe ‘56, persona ben nota alle forze dell’ordine. L’uomo è stato ammazzato in via Transumanza. Il 63enne scampò ad un omicidio nell’ottobre del 2003. Stavolta, per lui, non c’è stato nulla da fare.
Si tratta dell’ennesimo fatto di sangue nel piccolo centro del Basso Tavoliere dopo l’uccisione del 41enne Pietro De Rosa, vittima di un agguato il 20 gennaio scorso in via dei Liburni. L’uccisione di Carbone potrebbe essere proprio la risposta alla morte di De Rosa, quest’ultimo esponente di spicco dei Miccoli-De Rosa di Trinitapoli, un clan ritenuto in forte contrapposizione con i Gallone-Carbone che a Foggia sono alleati ai Moretti-Pellegrino-Lanza.
Su entrambi i casi indagano i carabinieri del Comando provinciale del capoluogo dauno. Seguiranno aggiornamenti.
La guerra tra i clan
L’ultimo grave fatto di sangue si inserisce nell’ambito di una più vasta contrapposizione armata tra il clan Carbone/Gallone e il clan Miccoli/De Rosa che, dal 2003 ad oggi, si sono contesi, sul piano militare, il controllo egemonico del territorio di Trinitapoli. In tale ambito vanno inquadrati il tentato omicidio proprio di Cosimo Damiano Carbone del 3 ottobre 2003; l’omicidio di Savino Saracino e il contestuale grave ferimento di Michele Miccoli, alias “Milù” del 30 settembre 2004; il tentato omicidio di Michele Miccoli del 04 febbraio 2008; il duplice tentato omicidio di Michele e Raffaele Miccoli del 22 febbraio 2008; il duplice tentato omicidio di Michele Miccoli e del genero Luca Sarcina del 25 febbraio 2008, l’omicidio di Antonio Carbone (a soli 15 giorni di distanza dal tentato omicidio di Buonarota e Straniere); l’omicidio di Severino Benedetti del 12 gennaio 2015 e, da ultimo, l’omicidio di Pietro De Rosa del 20 gennaio 2019.