La bomba ecologica di Passo Breccioso, recentemente visitata anche dall’assessore regionale all’Ambiente Gianni Stea, fa segnare una nuova novità. Abbiamo scritto molto dell’impianto della ditta “Il Tulipano” per la produzione di gessi di defecazione a partire da matrici biologiche selezionate. Un impianto che ha determinato anche delle frizioni accese con gli agricoltori e col Comitato Passo Breccioso.
Gli uffici dell’architetto e dirigente ambientale della Provincia di Foggia Stefano Biscotti, dopo un iter molto lungo avevano espresso parere favorevole, autorizzando il sito. Ma il 18 febbraio scorso il dirigente ha sospeso l’efficacia della sua precedente determinazione in attesa di chiarimenti da parte dell’impresa di Carmignano in provincia di Prato, rappresentata dall’ingegner Rosiello.
Sono stati rilevati infatti dei superamenti dei valori limite tabellari prestabiliti tali da configurare come “inquinato” il sito definito dalle particelle direttamente impegnate dall’impianto.
L’area è soggetta ancora a bonifica e c’è l’obbligo di bonifica a valle della procedura ex art. 242 del D.Lgs. 152/2006. Il piano, differenzia lo stato di applicazione fra siti sui quali la bonifica è stata effettuata e siti “inquinati” (sui quali la bonifica non è stata effettuata), che sarebbe opportuno chiamare contaminati. Passo Breccioso è uno di questi, la bonifica non è stata eseguita, pertanto il criterio per l’autorizzazione è escludente.
“Al fine di determinare in via definitiva l’applicabilità del PRGRS occorre stabilire la necessità o meno della bonifica del sito (quindi la sua qualifica come sito contaminato); indipendentemente dal fatto che sia storica o meno, la contaminazione (oggi potenziale), può essere non attestata/attestata solo all’esito della procedura ex art. 242 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e della valutazione del rischio”, scrive Biscotti, che sospende la sua precedente decisione. L’impianto non s’ha da fare. L’architetto ha recentemente bocciato anche 2 progetti di discarica sempre a Passo Breccioso. I privati continuano ad ostinarsi su dei terreni già fortemente inquinati e su cui c’è più di un’indagine della Procura della Repubblica.
È stata invece aggiudicata la procedura aperta telematica per l’affidamento dei lavori di “Messa in sicurezza permanente ex discarica in contrada – Resicata – dell’agro di Torremaggiore” per un valore di 523.430,51euro. Circa 30 le ditte partecipanti, ha vinto la Sir srl.