È morta attorno alle ore 13 di oggi Dea Pilolli, la bambina per cui mondo del calcio e della cultura si erano prodigati per aiutarla sostenendo i genitori nelle cure. La piccola viveva a San Paolo di Civitate in provincia di Foggia.
Spettacoli di beneficenza al Teatro Giordano, partite di solidarietà (l’Immediato ne raccontò una a San Paolo) e il vivo interesse del Foggia Calcio, non sono bastati a dare un futuro alla bambina.
Dea era nata con una rarissima malattia, la craniostenosi, con tratti non dominanti di un’altra rarissima patologia di nome “Beare Stevenson Cutis Gyrata” che le comportava una critica deformità cranio-facciale con conseguenti ripercussioni e ritardi nello sviluppo psico-motorio tali da renderla di gran lunga deficitaria rispetto ai parametri di crescita di un bambino della sua età.
La piccola non era in grado né di mangiare, né di respirare da sola ed aveva bisogno del costante aiuto dei macchinari ai quali era attaccata costantemente.