Nessuna trattativa aperta con la proprietà, nonostante le diverse richieste. Per questo, i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione nell’azienda dei rifiuti di Foggia. “Dopo numerose richieste di incontri e solleciti, avvenuti anche a mezzo stampa (compreso il sindaco Franco Landella), nessuna apertura a trattative è stata resa dalla società alle organizzazioni sindacali”.
“Tale atteggiamento suscita grande preoccupazione tra i lavoratori, sempre precari, da circa sei anni con contratto part-time, i quali ancora una volta vivono nell’incertezza riguardo al mantenimento del posto di lavoro – continuano dalla Ugl -. Al momento non esiste nessuna notizia certa circa l’affidamento definitivo del servizio rifiuti da parte del Comune di Foggia ad Amiu Puglia spa, ma si continua a lavorare sulla scorta di proroghe. A ciò si aggiunge anche l’incertezza determinata dal fatto che l’attuale amministrazione comunale è ormai giunta a fine mandato. Ad oggi, nulla è stato posto in essere circa la riprogrammazione dei servizi aziendali, la riorganizzazione del personale e gli investimenti necessari per impianti ed attrezzature”.
“Peraltro – concludono -, resta da definire anche l’ubicazione della sede aziendale di Corso del Mezzogiorno. In mancanza di queste definizioni, la categoria continuerà a vivere una situazione lavorativa di precariato con ovvie ripercussioni negative sia sulla vita stessa dei lavoratori che sulla qualità del servizio reso alla comunità. Pertanto, proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori Amiu Puglia Spa Foggia, avviando nel contempo la procedura di raffreddamento ai sensi della 146/90 e successive modifiche, chiedendo urgente incontro alla società cosi come previsto dalle norme vigenti in materia di sciopero nei servizi pubblici”.