A seguito di complesse indagini condotte con il coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia gli uomini della Capitaneria di porto di Manfredonia, coadiuvati dal personale della Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale (NOPA) della Direzione Marittima di Bari, hanno posto sotto sequestro preventivo l’approdo di “Mattinatella” nel Comune di Mattinata, struttura riconducibile al segretario del Pd locale, Francesco Santamaria, politico che fece molto discutere quando negò la presenza della mafia a Mattinata durante un’intervista apparsa in RAI. Tempo fa fu colpita da operazione simile anche una struttura ricettiva sempre riconducibile a Santamaria.
I militari in azione hanno apposto i sigilli a tutta la struttura portuale, per un totale di 26.000 mq. di demanio marittimo e specchio acqueo, e a 13 natanti da diporto, non riconducibili a persone note e sulle quali è in corso attività investigativa per identificarne la proprietà.
L’area in concessione esclusivamente per le finalità connesse alla gestione di un impianto di acquacoltura sito nel prospiciente mare territoriale, era utilizzata in realtà anche come approdo per unità da diporto, in violazione degli artt. 1161 e 24, rispettivamente del Codice della Navigazione e del relativo Regolamento di attuazione.
Nell’area sottoposta a sequestro è stato accertato inoltre l’abusivo mantenimento all’interno del porto di 5 gabbie di contenimento del prodotto ittico, l’abbandono di rifiuti derivanti dall’attività di acquacoltura e lo scarico abusivo in mare di acque industriali in violazione degli artt. 192, 256 e 137 del Testo Unico Ambientale. Sulle acque dello scarico è stato effettuato un campionamento finalizzato ad accertare l’eventuale presenza di agenti inquinanti e dannosi per l’ecosistema marino. Per tale condotta il legale rappresentante della società concessionaria del porto è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
Gli uomini della Guardia Costiera proseguiranno l’attività di vigilanza sul demanio marittimo e sugli approdi di tutto il Compartimento Marittimo al fine di assicurare il rigoroso rispetto delle norme demaniali e ambientali, nonché il necessario ripristino della legalità.