Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Pasquale Padalino, 46 anni, foggiano doc, torna a sedersi sulla panchina del Foggia, a distanza di 4 anni dopo la scalata dalla Serie D alla Lega Pro nel biennio 2012-2014. Dopo l’annuncio dato ieri dal club rossonero il tecnico è stato presentato allo stadio Zaccheria. Insieme a lui il direttore sportivo, Luca Nember.
Prima esperienza in B per il 46enne ex difensore dei satanelli. Il successore di Gianluca Grassadonia (esonerato lo scorso martedì) è alla prima esperienza nel campionato cadetto.
Oggi in sala stampa le sue prime parole: “Non posso sbagliare e deludere i miei concittadini. Ringrazio il mio predecessore Grassadonia per il lavoro svolto. L’esonero non è mai piacevole. Si volta pagina, speriamo per il meglio. Da tifoso seguivo il Foggia ma finché non si è nello spogliatoio non si possono conoscere certe dinamiche”.
Poi aggiunge: “Sono felice ma anche in difficoltà nel trovare le parole giuste per esprimere la mia soddisfazione per questo incarico”.
Così Nember nell’introdurre Padalino: “Sono contento e orgoglioso di presentare il nuovo allenatore. È stato un cambio doloroso, ringrazio lo staff di Grassadonia per aver accettato la grande sfida che gli avevamo chiesto a luglio scorso. Ci siamo presi del tempo perché la scelta andava presa per il meglio. Ci sono stati altri colloqui ma la scelta dei Sannella e la mia è ricaduta su Padalino. È un mister che ci conosce, è avvantaggiato, gioca in casa. Uno che accetta una sfida del genere vale doppio. Sa quanto può rischiare e quanto mettere. È la persona che ci può dare una mano a ritrovare la strada che forse si era smarrita”.
“Conosco Gianluca Grassadonia – ha continuato Padalino – non lo chiamerò perché so cosa significa essere esonerato, capisco il momento. Chiedo alla squadra di svolgere un lavoro attento con la collaborazione giusta da parte di tutti. Famiglia Sannella, presidente Fares, direttore Nember, staff tecnico, stampa e tifosi, dobbiamo andare tutti nella stessa direzione.Dobbiamo far tornare il sorriso a tutti i tifosi”.
Obiettivi. “Sono l’ultimo arrivato. Pensare di dare subito risposte certe non sarebbe corretto – ha continuato -. Foggia è una piazza ambiziosa. La realtà ci dice che siamo terzultimi. L’ambizione deve rimanere la salvezza e perché no anche altro senza porci limiti. L’idea è di ritrovare un’altra strada e la posizione in classifica che la squadra merita. Per quanto riguarda il modulo credo che al momento la squadra continuerà a giocare col 3-5-2, in modo da non stravolgere tutto”.
Dalla Serie D alla B, cosa è cambiato. “All’epoca c’era un’altra situazione societaria, un altro gruppo, non potevamo fare di più a quei tempi – ha precisato -. Si parlò di solidarietà foggiana se ricordate. Foggia è una piazza che non ti mette serenità ha bisogno di adrenalina. Abbiamo vissuto delle annate bellissime. Ritrovo Agnelli e Loiacono, non hanno bisogno di elogi da parte mia. Sono uomini di affidamento e fiducia”.
Il nuovo allenatore è stato presentato insieme al suo staff: Sergio Di Corcia (vice), Paolo Fiore, (preparatori atletici). Dell’organico farà parte anche Nicola Dibitonto (preparatore portieri).
Domenica prossima, a Salerno, Padalino non potrà essere in panchina a causa di una squalifica. All’Arechi sarà il suo vice Sergio Di Corcia. L’appuntamento in panchina è rimandato dunque nella trasferta a Perugia in programma giovedì 27 dicembre, alle 21.