Alta Velocità/Alta Capacità, il sì alla seconda stazione di Foggia nelle schede Rfi e negli atti parlamentari

Sempre due le ipotesi progettuali che saranno presentate domani. L’opera è considerata fondamentale dall’attuale amministrazione

Si terrà domani, alle 10, nella Sala Giunta di Palazzo di Città, la conferenza stampa dedicata alla realizzazione della seconda stazione ferroviaria di Foggia, opera considerata fondamentale dall’amministrazione al fine di intercettare le opportunità di mobilità connesse all’Alta Velocità/Alta Capacità.

A relazionare circa lo stato dell’arte progettuale, gli aspetti economico-finanziari dell’opera e la tempistica propriamente operativa saranno il responsabile della Direzione Investimenti per il Sud di RFI, Roberto Pagone, e l’ingegner Ciro Napoli, dirigente di RFI e responsabile del progetto della seconda stazione. Con loro il sindaco di Foggia, Franco Landella, gli assessori comunali all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Francesco D’Emilio e Antonio Bove, ed il dirigente dell’Area Tecnica dell’Amministrazione comunale, Paolo Affatato.

È possibile che si parli anche del parere della 8ª Commissione permanente del Senato dello scorso ottobre sull’atto del governo numero 46, che esamina lo schema di contratto di programma 2017-2021  per la parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa.

Sul tema sta facendo un accurato ed importante studio il consigliere comunale e provinciale Pasquale Cataneo, il quale ha analizzato le incongruenze della classe politica legastellata del governo gialloverde, che in molte regioni, dal Nord al Sud, ha saputo essere assai più incisiva rispetto a quanto messo in campo in Capitanata, dove la comunità ha dovuto passivamente accettare di essere bypassata da un treno veloce, Bari-Benevento-Caserta-Roma.

L’interesse della Commissione si è focalizzato sui singoli Progetti e Programmi, sul Quadro Finanziario, sull’evoluzione dei Costi e delle Coperture, sullo Stato di Avanzamento del Progetto e i benefici associati all’Intervento e sulla destinazione specifica delle risorse per una visione degli Investimenti ferroviari secondo una ripartizione territoriale. Dal resoconto parlamentare emerge la volontà che si attui “un definitivo cambiamento sul fronte del rilancio del trasporto merci ferroviario e dell’intermodalità, sul quale il nostro Paese sconta ancora un grave ritardo, ponendo al centro dello sviluppo della rete i nodi intermodali per una migliore accessibilità a porti, interporti ed aeroporti”.

Nel parere positivo della commissione all’atto del governo relativamente all’intervento “AV/AC Napoli-Bari”, i senatori hanno dato due suggerimenti. Il primo riguarda la possibilità di procedere senza la variante di “Grottaminarda” e di destinare le risorse previste, pari a 1,6 miliardi di euro, alla progettazione e realizzazione immediata della nuova linea ed elettrificazione della linea Avelino-Benevento. Il secondo concerne “la possibilità di prevedere uno studio di fattibilità per il potenziamento e miglioramento dell’offerta ferroviaria nelle aree settentrionali dell’entroterra campano, nonché per l’ottimizzazione ed upgrading infrastrutturale, tecnologico e prestazionale della tratta regionale Roma-Napoli via Formia e della tratta Sapri-Napoli”.

Mentre a Foggia si discute su stazione sì-stazione no e ancora ci si attarda per l’allungamento della pista, fa notare il consigliere Cataneo, i rappresentanti di altri territori hanno fatto mettere per iscritto per il Nodo Bari Nord la possibilità di prevedere uno studio di fattibilità per un nuovo tracciato che possa anche passare dall’aeroporto di Bari, mentre la linea attuale potrebbe essere utilizzata come linea metropolitana e finanche uno studio di fattibilità per il collegamento tra il porto e l’aeroporto di Taranto. Sono ben 35 i nuovi interventi ferroviari previsti per la Sicilia.

Per la seconda stazione parrebbero esserci delle novità. Rfi più che la litigiosa classe politica territoriale ha interesse a sviluppare uno scalo a Foggia, per quel che ne deriverebbe in termini di biglietti venduti.

In una scheda Rfi fissa anche le due ipotesi di seconda stazione già presentate più di 3 anni fa in Consiglio comunale, entrambe collocate in periferia, tra il Salice e Via Bari. Come si legge nella scheda: “L’intervento mira al miglioramento dell’accessibilità ferroviaria, mediante la realizzazione di una nuova stazione che risponda ai seguenti requisiti infrastrutturali e funzionali: minimizzazione delle interferenze con la circolazione ferroviaria ‐ elevata accessibilità stradale dal territorio extraurbano‐ elevata accessibilità con il trasporto pubblico dalla città di Foggia e dal bacino oggi servito dal TPRL extraurbano, ferroviario ed automobilistico. Le ipotesi progettuali allo studio, stante l’esigenza di minimizzare le perturbazioni provocate alla circolazione ferroviarie, prevedono una localizzazione a ridosso dei bivi della bretella che collega la linea Adriatica alla linea Foggia‐Caserta. La necessità primaria era individuare una soluzione che non prevedesse per i treni Roma ‐ Napoli ‐ Bari il cambio banco a Foggia e allo stesso tempo non eliminare il servizio lungo percorso a Foggia”.