Gran pranzo in località le Querce per decine di agricoltori e produttori di pomodoro insieme all’ex deputata Colomba Mongiello. La filiera La Fiammante OP Mediterraneo ha sottoscritto l’aumento delle quotazioni del pomodoro per la campagna 2019. Con il consueto anticipo sulla campagna 2019, è stato siglatoa Bovino il contratto di filiera tra produttori e industria da cui nasce il pomodoro La Fiammante.
L’accordo diretto con la parte agricola è giunto al suo settimo anno. Non solo una cessione della materia prima, ma un’assunzione di responsabilità reciproca nella trasparenza.
Il 2018 si è caratterizzato come una“una annata difficilissima, a causa delle calamità naturali che si sono abbattute sulle coltivazioni”, come ha sottolineato il Direttore della OP Emanuele Flagella. Ma la sfida è stata vinta, il modello perseguito da Francesco Franzese , CEO La Fiammante, Marco Nicastro – Presidente OP Mediterraneo è replicabile. “Sono dei giovani coraggiosi che hanno rovesciato, ormai dieci anni fa, il tavolo delle trattative di settore, per affermare la necessità di restituire valore e dignità al lavoro contadino, schiacciato dalle pratiche sleali della grande distribuzione. Un’occasione importante per riaffermare, inoltre, la centralità della Capitanata in un comparto centrale per l’agroalimentare Made in Italy: circa il 98% del pomodoro lungo, messo in conserva dalle industrie di trasformazione, proviene infatti da questi territori”, hanno spiegato i due manager.
La produzione di eccellenza rischia in questi giorni lo scippo della denominazione d’origine, con il progetto “ig Roma Italia”. Colomba Mongiello è stata netta: “Tra i meriti della filiera La Fiammante OP Mediterraneo, c’è la capacità “innovativa” di due giovani lungimiranti, l’aver “aggiunto al valore del prodotto il valore del lavoro”, parlando prima di chiunque di etichettatura, tracciabilità, programmazione, con un approccio etico che costituisce un esempio. Una innovazione nella tradizione che ha saputo legare la valorizzazione del prodotto alla valorizzazione dei territori e che chiede oggi voce in capitolo al Ministero dell’Agricoltura”.