
Buona prova muscolare del segretario cittadino di Lucera della Lega Stefano Patella, che è riuscito ad avere in Piazza Duomo questa mattina tutta la dirigenza locale insieme ai due parlamentari leghisti pugliesi Rossano Sasso e Annarita Tateo e al segretario regionale Andrea Caroppo. Unici assenti, Raimondo Ursitti e il vice segretario pugliese Joseph Splendido in viaggio a Napoli.
Presenti le due “fazioni” foggiane, rappresentate da Silvano Contini e Daniele Cusmai da un lato e da Gianfranco Fariello e gli eletti Antonio Vigiano, Alfonso Fiore e Paolino La Torre dall’altro, con Sario Masi di Manifesto per Foggia.
Le Primarie a Foggia dovrebbero celebrarsi a metà febbraio nello stesso giorno di Bari, dopo aver risolto le questioni al tavolo e sciolto il nodo delle candidature. Va costruito prima un pacchetto di regole condiviso, affinché non si presentino al gazebo orde mercenarie di esterni. Ma non si può neppure affidare la consultazione agli iscritti, dal momento che alcuni partiti del centrodestra ai minimi storici hanno pochissimi tesserati. Forza Italia, intenta in questo weekend a comunicare i suoi punti contro la “manovra del popolo” del governo gialloverde, è ancora viva a Foggia e a Lucera, nonostante tutto. E questo è uno dei pochi vulnus della Lega di Caroppo, che potrebbe schierare Luigi Miranda nel capoluogo, per spaccare il fronte azzurro.
“A Foggia vogliamo le Primarie – ha ribadito a l’Immediato Andrea Caroppo al termine del comizio in piazza a Lucera e prima del pranzo collegiale e pacificatore in un ristorante del centro storico svevo – a Lucera ci saranno se non c’è sintesi, in questo momento siamo seduti attorno al tavolo con gli alleati, c’è molta curiosità qui a Lucera, il partito è in ottima salute. Al momento le trattative sono in corso e non ci sono nomi”. Sui migranti il sindaco attuale Antonio Tutolo non accettando le foresterie regionali non è stato un po’ salviniano? “Siamo alternativi a Tutolo, ha declinato le sue scelte in maniera diversa rispetto alla Lega”, è il commento di Caroppo.
Tra i papabili nomi leghisti da contrapporre all’azzurro Fabio Valerio c’è il vicepresidente dell’Ance provinciale Vincenzo Fortunato, un imprenditore edile noto in città e mai avvicinatosi alla politica attiva. La Lega a Lucera attira soprattutto le classi produttive, il segretario Patella possiede una falegnameria. Tra i maggiori temi contro il civismo tutoliano nella Lega ci sono la sicurezza e la crisi endemica delle piccole e medie imprese.
Perché bocciare l’amministrazione Tutolo? “Come Lega non vogliamo bocciare nessuno, siamo una forza nuova che si presenta con proposte diverse. Se i cittadini riterranno che a Lucera si vive bene, riconfermeranno l’amministrazione in carica, se vogliono cambiare invece noi siamo disponibili”, osserva Fortunato, che sottolinea come le associazioni di categoria e quindi anche la sua Ance e Confindustria non hanno posizioni politiche.
Tutolo fu eletto nel 2014 con percentuali bulgare ed ottenne la fiducia di molti, anche di coloro che oggi stanno dalla parte di Matteo Salvini. “Tutti noi abbiamo riposto speranze in quel cambiamento locale, così come in alcune vicende nazionali, ma siamo stati sempre delusi. Alcune scelte cittadine hanno fatto decrescere la città. Sul Pug sono stare prese delle decisioni, noi non vogliamo criticarle, ma si è scommesso su alcuni interventi. Mancano gli investimenti a Lucera, noi sappiamo dove portarli e cambieremo il Pug se i cittadini ci daranno fiducia”.
Gli azzurri presenti al comizio, così come il segretario dei Fratelli d’Italia Ettore Orlando, che in queste ore ha perso un esponente di peso come l’imprenditore agricolo Giulio Capobianco allontanatosi dai meloniani, e Giuseppe Bizzarri di Puglia Popolare, hanno esaminato con attenzione il fermento leghista, giovane e meno giovane. In lontananza anche il medico Giuseppe Pica. “Abbiamo messo su un tavolo di coalizione, siamo ancora in fase di trattative, speriamo che entro Natale il Bambino Gesù nasca”, osservano i forzisti ironici. Fabio Valerio non è l’anti Tutolo naturale? “La natura sa essere bara e crudele”, è la battuta.