Salia sta male, slitta interrogatorio ma resta in isolamento nel carcere di Foggia. Gip convalida fermo

L’ok del giudice sia al decreto spiccato dalla Procura di Roma per concorso in omicidio, violenza sessuale di gruppo e spaccio di droga sia all’arresto per possesso di 11 kg di marijuana

Problemi di salute per il 32enne Yusif Salia. Per questo motivo è slittato l’interrogatorio nei suoi confronti da parte del gip del tribunale di Foggia, Armando Dello Iacovo. Se per riparlerà nei prossimi giorni. Il ghanese resta comunque in carcere, in isolamento, presso il penitenziario dauno. Il giudice ha convalidato sia il decreto di fermo spiccato dalla Procura di Roma per concorso in omicidio, violenza sessuale di gruppo e spaccio di droga, sia l’arresto in flagranza per il possesso degli 11 chili di marijuana (più altro stupefacente in quantità minore) trovati all’interno della baracca dove si era rifugiato.

Salia è accusato, insieme con Brian Minteh, Mamadou Gara e Chima Alinno, dell’omicidio e dello stupro di Desirèe Mariottini, la 16enne drogata e trovata morta nella notte fra giovedì 19 e venerdì 20 ottobre in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo di Roma. La posizione del 32enne è tutta da chiarire. Si ipotizza che possa aver ceduto droga ai carnefici della ragazzina.

Yusef Salia, ricordiamolo, è stato catturato vicino Foggia, nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, il 26 ottobre scorso, durante un blitz della squadra mobile.

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