Agenti della Polizia di Stato appartenentI alla Squadra Amministrativa della Questura di Foggia hanno notificato alla titolare della discoteca Domus, noto locale del capoluogo danno, il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio di attività, ai sensi dell’art. 100 del TULPS ( Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), emesso dal questore, Mario Della Cioppa. L’autorità di pubblica sicurezza ha disposto la chiusura della discoteca per la durata di trenta giorni, in conseguenza della violenta aggressione avvenuta nelle immediate adiacenze del locale la notte del 21 ottobre scorso, ai danni di un giovane 18enne di Lucera a seguito della quale il ragazzo è finito in ospedale a Casa Sollievo della Sofferenza con gravissimi traumi e lesioni craniofacciali e toracoaddominali, con ritenzione di una piccola scheggia metallica all’interno della mandibola destra. Come è noto a seguito delle indagini effettuate da personale di questa squadra mobile, l’autore del ferimento (il 37enne Aleandro Di Fiore, pregiudicato foggiano) e del cruento pestaggio è stato individuato in uno degli operatori impiegati abusivamente nei servizi di controllo all’ingresso del locale, poi sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, quindi, arrestato, per i reati di tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di armi, risultato gravato da precedenti specifici di polizia per detenzione abusiva di armi e lesioni personali. L’episodio criminoso era iniziato proprio all’ingresso del locale, dove verso le ore 2.00 il giovane si era presentato insieme ad altri due amici, chiedendo di entrare.
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Al rifiuto oppostogli aveva risposto con frasi ingiuriose che avevano determinato la brutale reazione del buttafuori, culminata a poca distanza dall’ingresso con il grave ferimento del malcapitato. Oltre all’arrestato, a seguito dei controlli effettuati sui nominativi dei 13 addetti alla security impiegati sabato notte, 4 sono risultati privi di autorizzazione, o perché mai conseguita, in due casi scaduta di validità. Già nel novembre scorso, a seguito di un controllo effettuato presso lo stesso locale da personale di quest’ufficio, nell’ambito dell’operazione detta “Taxi Driver 1”, estesa a tutto il territorio nazionale, era stata accertata la presenza di due addetti alla security, impiegati in maniera abusiva, procedendo alla contestazione delle relative sanzioni amministrative, sia nei confronti della titolare, che dei due addetti per migliaia di euro.
Vi è da aggiungere che presso la stessa discoteca, le notti del 12 novembre 2017, del 21 gennaio e del 16 settembre 2018, si erano già verificati altri episodi di violenza tra giovani frequentatori, sia pur di non grave entità. I soggetti coinvolti nelle diverse colluttazioni, avvenute sia all’interno del locale che nell’area pertinente di parcheggio, furono medicati sul posto per le ferite lacerocontuse riportate soprattutto al volto. I fatti descritti seguono di pochi giorni l’episodio accaduto la notte del 6 ottobre scorso, in un altro locale di Foggia (“Le stelle”, ndr), quando durante una rissa tra alcuni giovani, fu ridotto in fin di vita un ragazzo di 25 anni di Cerignola. Nei prossimi giorni verranno, pertanto, intensificati i servizi di controllo ai locali pubblici da parte di personale della Divisione Amministrativa della Questura, con particolare riguardo all’aspetto dell’impiego degli addetti ai servizi di sicurezza sussidiaria. Infine, la problematica delle condizioni di ordine e sicurezza dei locali pubblici, sarà oggetto di esame tematico in sede del prossimo COSP, previsto per il giorno 26 ottobre, cui è prevista la partecipazione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Foggia, nonché di rappresentanti di categoria dei titolari dei locali pubblici.
Riguardo al provvedimento adottato, sia nel primo che nel secondo caso, si tratta di una misura prevista dall’art. 100 del Tulps che il questore può adottare quando in un esercizio avvengono “gravi disordini” ed in altre ipotesi tassativamente previste dalla legge.
La gravità dei fatti in argomento, che vedono coinvolto un giovane di soli 18 anni, ridotto in fin di vita, fanno ragionevolmente ritenere che l’eventuale proseguimento dell’attività della discoteca “Domus”, teatro di altri episodi analoghi, per fortuna meno gravi, costituisca una minaccia per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Di qui l’intervento preventivo del questore, che proprio in ragione dell’urgenza che lo caratterizza può essere solo di sospensione per un determinato periodo di tempo che, nel caso specifico si è ritenuto congruo essere di trenta giorni, stante la gravità dei fatti accaduti, atto a scongiurare ulteriori turbative in un locale che, per quanto attiene agli aspetti della security cosiddetta sussidiaria, operava in violazione delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, tese a contribuire al rispetto delle necessarie condizioni di ordine e sicurezza.
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