
Via San Severo è diventata la priorità stradale dell’amministrazione Landella. Le parole della signora Rosa Viggiano che il 7 settembre del 2017 ha perso suo figlio Antonio Pio Di Bari, travolto sullo scooter da un’auto in triplo sorpasso, hanno accelerato la programmazione di alcuni lavori già studiati dall’Ufficio Traffico e dal delegato Mario Villani, che collabora con il comandante Romeo Delle Noci.
4 giovani vittime in pochi anni. È questo il bilancio della strada della morte, la terza dopo Viale Sant’Alfonso de’ Liguori e Via Trinitapoli.
Viale Sant’Alfonso, con le note strisce blu, come abbiamo raccontato, ha subito nell’ultimo mese una profonda trasformazione, con uno spartitraffico che dovrebbe evitare i sorpassi e una segnaletica orizzontale e luminosa molto invasiva, che induce almeno in parte gli automobilisti più rispettosi delle regole a fermarsi e a far attraversare i pedoni, i quali per lo meno possono spezzare il loro attraversamento in due fasi, fermandosi all’altezza dello spartitraffico.
Perché lo stesso adeguamento non viene progettato per Via San Severo? Il tenente Fiano risponde che su Via San Severo i problemi sono molteplici, è meno semplice intervenire. La strada del resto è molto lunga. È un accesso alla città, trasformatosi negli anni in un’area urbana a tutti gli effetti, con attività commerciali, quartieri residenziali, nuove palestre super frequentate da giovanissimi e la zona dei container dove le famiglie sono cresciute insieme alle auto.
“Ho rilevato un investimento di un pedone migrante 2 anni fa di sera – rimarca Fiano -. In Via Sant’Alfonso abbiamo collocato degli spartitraffico che hanno attenuato le criticità, ma su Via San Severo serve anche una revisione dell’illuminazione. Lamento da sempre il problema dello scolo delle acque, ogni volta che piove su Via San Severo c’è il ristagno delle acque, lo sanno anche i tecnici comunali. Questo problema costringe le auto a concentrarsi nel centro delle carreggiate, con un aumento importante del rischio di incidenti. Abbiamo un ufficio tecnico, purtroppo noi poliziotti municipali interveniamo ad eventi già avvenuti. I ristagni d’acqua ci sono, non è molto servita la fogna bianca, dall’ex inceneritore fino alla città”.
Non manca anche la segnaletica orizzontale? “La segnaletica è soggetta ad un piano traffico che non dipende solo da noi, noi segnaliamo le aree più critiche. Senza dubbio Via San Severo è in cima, insieme a Via Trinitapoli, dove abbiamo sempre abbiamo incidenti molto seri, l’ultimo in ordine di tempo quello del ciclista nella cunetta, ci sono una serie di situazioni pericolose”.
Il delegato Mario Villani riflette anche sulla direttiva Minniti, che aveva suggerito l’installazione di autovelox fissi. C’era il piano per un autovelox dopo il Green Park, prima della intersezione del Borgo La Rocca, dove la polizia municipale fa spesso dei pattugliamenti. Ma al momento è bloccato.
“Le risorse economiche sono sempre irrisorie, noi come traffico stiamo cercando di attenuare alcune situazioni critiche – ammette Villani – ma il lavoro principale lo dovrebbero fare all’Ufficio tecnico, ai Lavori Pubblici. Quella strada si allaga e bisognerebbe rifare l’asse stradale per un lungo tratto. È una priorità, mi sto preoccupando di segnalarlo, come abbiamo già fatto per Viale Sant’Alfonso”. Lì i sorpassi sono ricominciati nonostante lo spartitraffico, come è possibile? “La gente è incosciente, lo spartitraffico è un palliativo, ma non si possono incanalare più di tanto le macchine. Ci abbiamo provato. Su via San Severo stiamo pensando ad una rotatoria all’intersezione con Via Forcella. La rotatoria costringe a rallentare e a fermarsi. Stiamo facendo un doppio studio, vedremo poi quale sarà la somma. Non si può dare la colpa sempre a Landella, io non lo farei mai il sindaco di Foggia, siamo troppo pieni di debiti. Per Via San Severo, credo che già dalla prossima settimana sarà pronto il progetto e lo porteremo in conferenza si servizi. La rotatoria abbassa di molto il rischio incidenti”. Basteranno molto meno di 100mila euro per adeguare la via, secondo Villani. Poi occorrerà illuminare Via San severo in maniera adeguata.
Il delegato con funzioni dirigenziali non crede nelle zone 30. “A prescindere dalla Direttiva Minniti abbiamo messo delle zone 30 in Via Natola, Via Telesforo per via delle radici e della strada. Ma se continuano a sfrecciare a 120 orari, la gente muore perché vuole morire. Se uno corre, non ci sono regole che tengano. Per gli autovelox è la Prefettura che deve decidere”.
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