
Il consigliere comunale foggiano Saverio Cassitti, delegato dell’amministrazione Landella all’Emergenza abitativa, non ha visto la puntata di Pomeriggio5. “Mi hanno raccontato di questa signora, che vive in uno dei container di Via San Severo. Oggi mi sono adoperato per tutta la giornata alla risoluzione di un problema per un ragazzo disabile, che non si è mai mosso dal letto, stavamo assegnandogli un alloggio, ma ce l’hanno occupato”, dice con grande amarezza il politico a l’Immediato.
Il ragazzo disabile fa parte dell’ultima famiglia che alloggia in Via Salvemini, zona San Ciro, negli immobili di Pedone, per i quali il Comune di Foggia prima dello sgombero dettato dal Salva Enti pagava 90mila euro all’anno di fitti passivi.
Erano 21 le famiglie che furono poi sgomberate, solo una era rimasta in una casa al primo piano. Oggi si era arrivati finalmente all’assegnazione, con la firma del capofamiglia, ma l’alloggio popolare immaginato per loro in Via Saggese, zona Candelaro, è stato occupato da un’altra famiglia con figli a carico.
“Ho altre famiglie che stanno peggio di Teresa, ci sono ragazzi allettati che vivono senza mai vedere la luce del sole. È il caso di un giovane che vive in Via Einaudi, in una casa sopra l’Eurospin, un immobile nato come locale commerciale, senza neppure una finestra. Vive perennemente a letto e al buio, la sua badante ci ha chiesto di aiutarlo. Ma ogni qual volta troviamo la soluzione qualcun altro va ad occupare gli alloggi. Così si blocca la graduatoria, siamo fermi alla 76esima graduatoria. I vigili fanno il rapporto, ma non puoi metterli fuori, restano dentro quando ci sono minori, anziani e disabili. Purtroppo viviamo in una città selvaggia da questo punto di vista”.
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