La consigliera del M5S Rosa Barone ha depositato un’interrogazione indirizzata all’Assessore alla Sanità Emiliano per chiedere chiarezza sulla graduatoria dell’avviso pubblico rivolto alla selezione di 260 unità di personale a tempo determinato che svolgesse le attività connesse all’attuazione del Reddito di Dignità e per il rafforzamento mirato, anche temporalmente, delle strutture tecnico amministrative a ciò adibite.
Il bando prevedeva che ciascun candidato potesse indicare nella domanda di candidatura un numero massimo di tre ambiti territoriali tra quelli che avevano manifestato fabbisogno di ulteriore personale e al termine della selezione avrebbe dovuto essere redatta un’unica graduatoria finale riferita al territorio provinciale. Nel corso della procedura è stato modificato il fabbisogno di personale e la distribuzione tra ambiti territoriali e con Determina Dirigenziale del 11.09.2018 sono state pubblicate le graduatorie provinciali.
“Oltre alla dubbia opportunità della modifica del fabbisogno di personale per i vari ambiti a procedura in corso – dichiara Barone – sono venuta a conoscenza del fatto che i singoli ambiti stiano provvedendo ad effettuare le chiamate in servizio senza rispettare il punteggio ottenuto nella graduatoria, ma solo in virtù dell’ordine di preferenza espresso da ciascun candidato con riferimento agli ambiti. Un modo di agire illegittimo dal momento che, così facendo, si finisce per avere l’assunzione non dei soggetti che hanno conseguito un maggiore punteggio, ma di coloro che, magari anche solo per puro caso, abbiano indicato come prima preferenza l’ambito che effettua la chiamata. Una illegittimità che darà certamente origine a contenziosi per far valere il diritto all’assunzione dovuto al maggior punteggio. Per questo chiedo – continua la pentastellata – che si faccia prevalere il principio della meritocrazia e non altro. Bisogna fare chiarezza sul perché gli ambiti si stiano muovendo in questa direzione, che potrebbe causare ulteriori ritardi per l’erogazione del Red. Ritardi che ci sono segnalati più volte dai beneficiari del contributo e abbiamo già denunciato, chiedendo alla Giunta quando il sistema sarebbe andato a regime. Al momento però dal presidente Emiliano non abbiamo ricevuto alcuna risposta, come sempre quando si tratta di passare dagli spot elettorali ai fatti”.